11 Aprile ricorre l’anniversario della morte di Santa Gemma Galgani

Santa Gemma Galgani

Gemma Galgani (1878-1903)

“Qualche ora prima di spirare, prese il Crocifisso tra le mani e tenendolo all’altezza degli occhi e guardandolo disse: “Vedi, o Gesù? Non ne posso più! Se è tua volontà, pigliami!”. Poi alzò gli occhi al quadro della Madonna appeso al muro davanti e soggiunse: “Mamma mia, raccomando l’anima mia a te! Di’ a Gesù che mi usi misericordia!”.

Le ultime prove furono atroci, spaventose le vessazioni diaboliche.

I membri della famiglia Giannini l’avevano assistita fino allora. Alla Signora Cecilia, gemendo dice: «Non mi lasci finché non sono inchiodata in croce. Ho da essere crocifissa con Gesù. Gesù mi ha detto che i suoi figli devono morire crocifissi». Poi s’immerge in un’estasi dolorosa, allarga le braccia e resta immobile fino alle 13,30.

Ad un certo punto appoggiò il capo sopra la spalla della Signora Giustina: calma e serena in tale posizione spirò, mentre le cadevano dagli occhi due lacrime. Erano le 13, 45 del Sabato Santo, 11 aprile 1903.

«Io volli – dichiara Don Roberto Andreuccetti –, che le fosse messo sul petto, sopra la veste, l’emblema dei Passionisti, perché se Gemma non fu di fatto Passionista, lo fu sempre col cuore e col desiderio più vivo», «aveva il Crocifisso sul petto e la corona legata al polso della mano destra, vestita come al solito, ed in capo un velo nero. Era bella come un angelo, calma, serena, col suo sorriso abituale, e vennero molti a visitarla perché le avevano preso venerazione; e questi erano di ogni condizione» ”

( La festa liturgica si celebra il 16 maggio )

L’11 aprile del 1903, alle ore 13:45, Gemma si addormenta nel bacio del Signore. Gemma si è incontrata, nella suprema povertà della morte, con lo Sposo crocifisso risorto.

Quell’11 aprile era Sabato santo. Come usava allora, da un’ora e tre quarti le campane di Lucca e del mondo avevano annunziato la risurrezione del Signore.

Nel 1933, il 14 maggio, Pio XI annovera Gemma Galgani fra i Beati della Chiesa.

Nel 1940, il 2 maggio, Pio XII, riconoscendo la pratica eroica delle sue virtù cristiane, innalza Gemma Galgani alla gloria dei Santi e la addita a modello della Chiesa universale.

Mistica della redenzione

La figura mistica di Santa Gemma Galgani continua ad affascinare per la sua unica esperienza spirituale che ci ha permesso di conoscere la volontà di Dio. Un’esperienza che ancor oggi può riscaldare il cuore e illuminare la nostra mente.

Dagli scritti della mistica emerge un linguaggio semplice, povero che permette, nonostante la estrema semplicità, di comprendere e rivivere la sua singolare esperienza con Gesù Cristo. È per così dire, una teologa semplice, immediata e ricca d’umanità, priva di quei paroloni tanto cari ai Teologi.

Gemma è stata una mistica tutta infuocata dall’amore di Gesù, questo amore le ha permesso di vivere una autentica passione. Dalle sue “Lettere” traspare tutto il suo sviscerato amore per il Cristo, amore che raramente si può trovare nella stessa intensità in altri Santi. «Chi t’ha ucciso, Gesù» chiede Gemma. E risponde Gesù «L’amore» (II 82).

L’amore di cui parla Gemma non è solo un’emozione, ma un Amore donato da Cristo attraverso la Sua Parola, e lei si fa talmente discepola da immedesimarsi in Lui. «Più volte ho domandato a Gesù che m’insegni Lui il vero modo di amarlo, e allora Gesù mi pare che mi faccia vedere la sue Santissime piaghe aperte» (I,15).

Nel partecipare alla passione ella desidera aiutare Gesù nei suoi dolori. Si instaura così un patto d’amore in modo tale che Gesù la possa offrire al Padre come vittima d’amore per tutti i peccatori.

Questa la sua missione, salvare i peccatori, non con la parola, o con l’insegnamento, ma con la vita, con la partecipazione alla Passione di Gesù.

Toccata da una grazia mariana, scopre il significato mistico della vergine ai piedi della Croce, e dona a Maria la sua stessa anima. Da parte sua Maria prepara la Santa alla grazia della stigmatizzazione.

Gemma con l’ offerta della sua vita ha portato a compimento la missione che Dio ha a lei affidato, amandolo con tutta se stessa.

Però, nonostante tutto, Gemma non ha potuto rivestire l’abito di consacrata a Dio e questo rappresentò senza dubbio la più grande delusione della sua vita, ma ha consumato la sua unione d’amore con Gesù Crocefisso nel mondo, nella normalità della vita laicale. Un segno evidente che sta ad indicare che questa via è percorribile da noi tutti.

In Gemma si verificarono due fenomeni cardiopatici mistici: il sollevamento delle costole, quando la Santa ebbe a dire a Gesù «Sei troppo grande, o Gesù: il mio cuore è piccolo, tu non ci puoi stare, che si dilati questo cuore!»; il secondo fenomeno è quello dell’ustione del petto, quando la si sentì esclamare «Ma saranno queste fiamme effetto dell’amor tuo, o Signore?»

La sua personalità era d’’asceta: Andava scalza e senza calze anche d’inverno. Portava il cilicio finché non le fu proibito. In Lei ci sono tutti gli ingredienti di una Santa Stigmatizzata come Padre Pio, piena d’amore come Santa Teresa di Lisieux.

Gemma  di Dio

Preghiera a S. Gemma Galgani

O S. Gemma, quanto pietoso era il tuo amore per i miseri, quanto grande il tuo zelo per aiutarli! Vieni anche in mio aiuto, nei miei presenti bisogni, ed ottienimi la grazia… se è profittevole all’anima mia. I numerosi miracoli, le meravigliose grazie attribuite alla tua intercessione infondono in me la fiducia che tu mi potrai aiutare. Prega Gesù, il tuo Sposo Celeste, per me: mostraGli le stimate che il suo Amore ti ha donato, ricordaGli il sangue che da esse stillavi, gli spasimi che tu hai sopportato, le lacrime che tu hai versato per la salvezza delle anime, poni tutto questo tuo tesoro prezioso come in una coppa di amore, e Gesù ti esaudirà. Amen.

Preghiera composta da S. Gemma Galgani

Mio Dio Crocifisso, eccomi ai piedi vostri, non vogliate rigettarmi ora che mi presento come peccatore. Vi ho offeso tanto per il passato, Gesù mio, ma non sarà più così. Dinanzi a Voi, mio Dio, presento tutte le mie colpe… già le ho considerate e vedo che non meritano perdono, ma deh! Date uno sguardo ai vostri patimenti e guardate quanto vale quel Sangue che scorre dalle vostre vene. Chiudete, mio Dio, in questo momento gli occhi ai miei demeriti e apriteli agli infiniti meriti vostri, e giacché vi siete compiaciuto morire per i miei peccati, perdonatemeli tutti affinché mai più senta il peso di essi perché quel peso, o Gesù, troppo mi opprime. Aiutatemi, mio Gesù, vo’ ad ogni costo diventare buono: togliete, distruggete, annientate tutto ciò che si trova in me non conforme alla vostra volontà. Vi prego però, Gesù, ad illuminarmi affinché possa camminare nel vostro S. Lume.

Preghiera per ottenere grazie composta da S. Gemma Galgani

Eccomi ai vostri santissimi piedi, caro Gesù, per manifestarvi ogni momento la mia gratitudine per tanti e continui favori che mi avete fatto e che ancora volete farmi. Quante volte vi ho invocato, o Gesù, mi avete fatte sempre contenta: ho ricorso spesso a voi e m’avete sempre consolata. Come esprimermi con voi, caro Gesù? Vi ringrazio. Ma un’altra grazia voglio, o mio Dio, se a voi piace …. (esporre la grazia che si desidera). Se voi non foste onnipotente, non vi farei questa domanda. O Gesù, abbiate pietà di me! Sia fatto in tutto il vostro santissimo volere.

Preghiera composta da S. Gemma Galgani

Caro mio Dio, mi abbandono interamente nelle Vostre SS. Mani, accioché Voi facciate di me e delle cose mie quello che più e meglio Vi aggrada. In questo dolce abbandono mi riposo sul Vostro Cuore Divino come la tenera bambina si riposa sul seno della mamma sua. Voi pensate a tutto ed io penserò solo ad amarVi e a compiere le Vostra SS. Volontà.

Preghiera a S. Gemma Galgani per la conversione dei peccatori

Santa Gemma, ricordati che in vita protestasti tante volte di volere salvi tutti i peccatori, e per questo ti offristi vittima al Signore, soffrendo per essi, con Gesù e Maria, i dolori della Passione, e versasti lacrime di sangue nel sentirLo offeso con la diabolica bestemmia. Ora che in cielo godi di favori tanto più grandi, pèrora, te ne preghiamo, la causa di tutti i poveri peccatori, che privi della divina grazia, vivono lontani da Dio, affinché per te convertiti, amino e servano fedelmente il Signore in questa vita e passino un giorno a lodarLo e benedirLo eternamente in cielo.

Amen.

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