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Ven. Lug 4th, 2025

Dio parla a Santa Caterina da Siena:

“Io sono il Sommo Bene remunero ogni bene e
punisco ogni colpa!”

“L’eucaristia, i sacerdoti buoni e quelli indegni”

DAL DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA di SANTA CATERINA DA SIENA

Il sole eucaristico

Questa è la grandezza data a tutte le creature dotate di ragione; ma fra queste ho eletto i miei
ministri per la vostra salvezza, affinché per mezzo loro vi fosse somministrato il Sangue dell’umile
e Immacolato Agnello, l’Unigenito mio Figlio. A costoro ho dato di amministrare il Sole, donando
loro il lume della scienza, il calore della divina Carità e il colore unito al calore ed alla luce, cioè il
Sangue e il Corpo del Figlio mio! Questo Corpo è un Sole, perchè è una cosa sola con me, che
sono il Sole vero. Tanto è unito a me, che l’Uno non si può separare nè dividere dall’Altro, come
avviene del sole il cui calore è indivisibile dalla luce, e la luce dal calore, grazie alla loro perfetta
unione! (…) Io sono quel Sole, Dio Eterno dal quale procede il Figlio e lo Spirito Santo.
Dello Spirito Santo è proprio il fuoco; del Figlio è propria la Sapienza; in questa Sapienza i miei
ministri ricevono un lume di grazia perchè somministrano questo stesso Lume con la Luce che ne
proviene e con gratitudine per il beneficio ricevuto da me, Padre Eterno, seguendo la dottrina di
questa Sapienza, l’Unigenito Figlio mio! Questo Lume ha in sè il colore della vostra umanità…(…)
A chi l’ho dato da amministrare? Ai miei ministri nel corpo mistico della santa Chiesa, affinchè
aveste vita attraverso il dono del Suo Corpo in Cibo e del Suo Sangue in bevanda. (…)

 

Nell’Eucarestia è tutto Dio e tutto Uomo.

E come il sole non può dividersi, così nella bianchezza dell’Ostia Io sono tutto unito: Dio e uomo!
Se l’Ostia si spezzasse e fosse possibile farne migliaia di frammenti, in ciascuno è tutto Dio e tutto
uomo, come ho detto! Come lo specchio può andare in frantumi, e tuttavia non si divide
l’immagine che si vede in ogni suo pezzo, così anche dividendo questa Ostia non vengo diviso Io,
tutto Dio e tutto uomo, ma sono tutto in ciascuna parte! (…)
113. (…) Essi sono i consacrati da Me, ed Io li chiamo i miei “cristi” perchè ho dato loro me stesso
da amministrare per voi, ponendoli come fiori profumati nel corpo mistico della santa Chiesa….”

 

Dialogo, pag.276:

I Ministri buoni

119. Ma ora voglio dare ristoro alla tua anima, mitigando il dolore provocato dalle tenebre di questi
sudditi miserabili; ti mostrerò la santa vita dei miei ministri, dei quali t’ho detto che hanno la
condizione perfetta del sole: essi mitigano il fetore del peccato con il profumo delle loro virtù e
rischiarano le tenebre con la loro luce; con questa luce vorrò, poi, che tu meglio conosca anche la
tenebra e i difetti di quei miei ministri ai quali ho già accennato. Perciò apri l’occhio dell’intelletto e
guarda in me, sole di giustizia, e vedrai i gloriosi ministri che hanno assunto la condizione del sole
per averlo bene elargito.
Come ti dissi di Pietro, il principe degli Apostoli che ricevette le chiavi del regno dei cieli, così ti
parlo degli altri che nel giardino della santa Chiesa hanno amministrato il lume, cioè il Corpo e il
Sangue del Figlio mio Unigenito, Sole unito a me e non da me diviso, come t’ho spiegato, e tutti i
Sacramenti della santa Chiesa – i quali tutti, hanno valore e vita in virtù del Sangue sparso –
ognuno di essi collocato con diverso grado, secondo il suo stato, ad amministrare la Grazia delloSpirito Santo. Con che cosa l’hanno amministrato? Con il lume della Grazia che hanno ricevuto
dal lume di Verità!
Se mi chiedi: ” Questo lume è solo?”, rispondo che non è solo, in quanto il lume di grazia non può
essere né solo né diviso; è necessario che lo si riceva tutto, diversamente non lo si riceve affatto.
Chi è in peccato mortale viene perciò stesso privato del lume della Grazia; chi invece è in stato di
grazia, ha l’occhio dell’intelletto illuminato nella conoscenza di Me, che gli ho data la Grazia e la
virtù con cui la grazia si conserva; perciò costui in quel lume conosce la miseria del peccato e la
sua causa, che è l’amor proprio sensitivo, e per questo lo odia. Grazie a questo santo odio egli
riceve nel suo cuore il calore della Divina Carità, perché l’affetto segue l’intelletto! (…)
Perciò con il loro calore fanno germogliare le anime sterili illuminandole col lume della scienza.
Con la loro vita santa e ordinata scacciano le tenebre dei peccati mortali e delle altre infedeltà, e
portano ordine nella vita di chi viveva disordinatamente nelle tenebre del peccato e nel gelo della
mancanza della carità. Vedi, dunque, come essi sono sole, perché hanno assunta la condizione
perfetta del sole da Me, Sole vero, infatti una cosa sola con me ed Io con loro per slancio puro
d’amore, come in altri luoghi ti ho spiegato. (Gv. 17, capitolo intero)
Ognuno di loro ha illustrato la santa Chiesa, secondo lo stato al quale Io l’ho eletto: Pietro con la
predicazione, la dottrina e il martirio del sangue; Gregorio con la scienza e con santi scritti, e con
vita di specchiata virtù: Silvestro soprattutto con le dispute contro gli infedeli, testimoniando la
santissima fede nelle parole e nelle azioni, e ricevendo da Me ogni sua virtù. Se poi guardi ad
Agostino e a Tommaso, a Girolamo e agli altri, vedrai quanta luce hanno effuso su questa Sposa,
come lucerne poste sul candelabro, estirpando gli errori, in vera e perfetta umiltà! Come affamati
del mio onore e della salvezza delle anime, essi con diletto mangiavano questo Cibo sulla Mensa
della santissima Croce; i martiri con il sangue che profumava al mio cospetto, e col profumo del
sangue e della virtù e con il lume della scienza, producevano copiosi frutti nella Sposa di Cristo,
Figlio mio Unigenito: accrescevano la fede, chi stava nelle tenebre veniva alla luce e in lui
risplendeva il lume della fede; i prelati posti in stato di autorità dal Cristo in terra, mi offrivano
sacrificio di giustizia, con una vita onesta e santa!
La perla della giustizia risplendeva in loro e nei loro. Con giustizia mi rendevano quanto mi è
dovuto, rendendo gloria e lode al mio nome, e a se stessi riserbavano l’odio e disgusto….Con
umiltà schiacciano la superbia e si presentavano alla Mensa dell’Altare come angeli; in purezza di
cuore, arsi nel fuoco della carità! E poiché prioma avevano fatta giustizia di se stessi, perciò
esercitavano giustizia verso i sudditi, desiderando vederli vivere virtuosamente e correggendoli
senza alcun timore servile, in quanto non avevano mira di se stessi: così erano buoni pastori,
seguaci del Buon Pastore che è la mia Verità, da me donatavi affinchè vi governasse quali sue
pecore, e che volli desse la Sua vita per voi…(Gv.10,11). Costoro hanno seguito le Sue orme,
Figlio mio Unigenito; perciò si preoccuparono di correggere e di non lasciare imputridire le
membra del Corpo Mistico per mancanza di correzione, ma correggevano
caritatevolmente…Questi erano i veri lavoratori dell’orto del Signore….(…) Perciò Io voglio che tu
sappia che se nel mondo tra secolari e religiosi, tra chierici e pastori della santa Chiesa, è
sopravvenuta tanta tenebra, ciò ha una sola causa: è venuto a mancare il lume della giustizia e si
è diffusa il lume dell’ingiustizia…

 

I ministri indegni…

121. Ora fa attenzione, carissima figlia, perchè ti voglio mostrare la vita scellerata di alcuni di loro,
e parlartene affinchè tu e gli altri miei servi abbiate più motivi per offrirmi umili e continue preghiere
per loro. Da qualsiasi lato tu ti volga, secolari e religiosi, chierici e prelati, piccoli e grandi, giovani
e vecchi, e gente d’ogni specie, altro non vedi che le offese ch’essi m’arrecano; e da tutti si eleva
un fetore di peccato mortale. Questo fetore a me non porta alcun danno, nè può nuocermi, ma
molto danno fa a loro stessi….(apro un inciso: Caterina da Siena prosegue con una descrizione e un quadro generale delle
miserie morali di parte del clero dei suoi tempi; un quadro crudo e doloroso. Gli studiosi degli scritti
cateriniani non trovano un caso che queste pagine siano state precedute dall’elogio di alcuni santi,
Padri della Chiesa e Papi e dal rispetto che, comunque sia, il credente deve ai ministri di Dio. Lo
scopo di Caterina è la riforma della Chiesa anche attraverso le preghiere e i sacrifici dei fedeli i
quali li vuole coinvolti non perchè giudichino, ma per aiutare spiritualmente e fraternamente la
santa Chiesa. Perciò il suo Amore per la Chiesa rimane inalterato, anzi, ne riceve maggior stimolo
e di offerta di sè stessa per la sua riforma e di specchio per i viandanti…)
Riprendiamo il Dialogo:
Sino ad ora t’ho parlato della eccellenza dei miei ministri, e delle virtù di quelli buoni, per ristorare
la tua anima; ma anche perchè tu possa meglio conoscere la miseria di quelli cattivi e vedere
quanto maggior punizione meritano e intollerabili pene, allostesso modo in cui gli eletti a me
carissimi meritano maggior premio: l’opposto accadrà a questi miserabili, chè ne riceveranno pene
crudeli!
Figlia mia, ascolta con dolore e amarezza di cuore! dove essi hanno posto il loro principio e che
cosa considerano loro fondamento? l’hanno posto nell’amor proprio, nell’amore di se stessi, donde
è germogliato l’albero della superbia, madre della indiscrezione. Poichè, infatti, sono senza
discrezione, attribuiscono a se stessi l’onore e la gloria andando in cerca di gradi elevati, amando
gli ornamenti e con ciò mi arrecano offesa e vergogna! E attribuiscono a se stessi ciò che non
appartiene a loro, mentre danno a me quello che non è mio; a me infatti si deve l’onore e la gloria,
e lode al mio Nome; a loro si deve l’odio della propria sensualità e la vera conoscenza di sè, che si
ottiene quando ci si reputa indegni del grandissimo ministero ricevuto da me; essi invece fanno al
contrario….
E’ per questa miserabile superbia e avarizia, generata dall’amore sensitivo, ch’essi hanno negletta
la cura delle anime, buttandosi alla sola cura delle cose temporali, e lasciando le mie pecorelle,
quelle che Io ho affidato alle loro mani, abbandonate e senza pastore…(Mt.9,36) Così le lasciano
senza pascolo e senza nutrimento, nè spirituale, nè temporale. Spiritualmente essi somministrano
sì, i sacramenti della santa Chiesa – i quali non possono essere nè tolti, nè sminuiti nella loro
potenza da nessun loro difetto – ma non vi alimentano con preghiere che vengono dal loro cuore,
nè vi nutrono con la fame e con il desiderio della vostra salvezza, conducendo una vita onesta e
santa….(…)
Guai, guai alla loro misera vita! Quel che il Verbo, Unigenito Figlio mio, acquistò con tanta
sofferenza sul legno della santissima Croce, essi lo buttano con pubbliche meretrici. Divorando le
anime riscattate dal Sangue di Cristo, miserabilmente straziandole in molti e diversi modi……O
templi del demonio, Io vi ho scelti affinchè foste come angeli in terra durante questa vita, e voi vi
siete fatti demoni e ne avete preso l’ufficio suo! I demoni distribuiscono le tenebre che sono loro
proprie e somministarno sofferenze tormentose; sottraggono anime alla Grazia con molteplici
molestie e tentazioni di varia natura: benchè nessun peccato può toccare l’anima che non lo
voglia, i demoni fanno di tutto perchè l’anima vi cada.
(apro una riflessione: faccio mia la sofferenza di Caterina da Siena alla luce di queste
rivelazioni…pensando alla mia epoca, oggi, quando sento dire da molti sacerdoti che il diavolo
non esiste…..Disse un santo nel ‘700 che l’opera più grande che il diavolo era riuscito a fare è
stata quella di “far credere all’uomo di non esistere” e così lui agisce indisturbato….Argomento
scottante e attuale…se si pensa che il Dialogo è stato dettato poco dopo il 1300….)
Riprendiamo il Dialogo, leggiamo ancora:
Così questi miserabili, indegni d’essere chiamati ministri, sono diventati demoni incarnati poichè
per loro colpa si sono conformati con la volontà del demonio e se ne assumono i compiti all’atto incui somministrano me, vero Lume, giacendo essi nelle tenebre del peccato mortale; e
somministrano l’oscurità della loro vita disordinata e scellerata ai loro sudditi e alle altre creature
dotate di ragione! In tal modo generano confusione e sofferenza nelle menti delle creature che li
vedono in tal disordine.
E’ anche vero che chi li segue non è esente dalla colpa, dal momento che nessuno è costretto a
colpa di peccato mortale, nè da questi demoni visibili, nè da quelli invisibili! Perciò nessuno guardi
alla loro vita, nè imiti quel che fanno, ma come siete stati avvertiti dal mio Vangelo, ognuno faccia
quel che essi dicono…(Mt.23,3), cioè, metta in atto la dottrina datavi nel corpo mistico della santa
Chiesa, pervenutavi attraverso le Sacre Scritture per mezzo dei suoi annunciatori, e non consideri
i guai che essi meritano, nè imiti la loro strafottenza, e nemmeno li punisca, perchè punendoli, si
offenderebbe Me. A loro lasciate la loro malvagità, da loro prendete la dottrina perchè non
permetto che essa sia toccata nemmeno dai demoni, lasciate a me la loro punizione: Io sono il
Sommo Bene remunero ogni bene e punisco ogni colpa!
Nè sarà loro risparmiata la mia punizione a causa della dignità che deriva dall’essere miei ministri:
anzi, se non si correggeranno, saranno puniti ancor più duramente degli altri poichè, come è già
spiegato nel mio Vangelo, richiederò a ciascuno i talenti che ho loro donati!

 

 

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