Notizie
Ven. Lug 4th, 2025
violetta 3
violetta 3

da: Lezioni sull’Epistola di Paolo ai Romani, ed. CEV

da: Lezioni sull’Epistola di Paolo ai Romani, ed. CEV

(lezione 46a)

  1. 6 – 1 – 48
    ” Ora l’ira di Dio si manifesta dal Cielo contro ogni empieta’ ed
    ingiustizia degli uomini che soffocano la verita’ di Dio
    nell’ingiustizia “. Ai Romani, c. 1 v. 18.
    Dice l’Autore Ss.:
    << Nella lezione avanti questa ho invitato a difendere l’Idea religiosa per avere salvezza e pace, perche’ quando un popolo cade in ” empieta’ e ingiustizia” – e la piu’ grande empieta’, la piu’ grande ingiustizia, e’ offendere Dio, deridere la Religione, attaccarla, spegnerla nelle menti, disubbidirla scientemente, premeditatamente, in tutti i suoi comandi – allora l’ira di Dio si manifesta dal Cielo. Non occorrono folgori perche’ sia manifesta. Non cataclismi. Non diluvi. Ma basta che Dio vi abbandoni a voi stessi perche’ vi diate da voi stessi la morte, l’angoscia, la disperazione. L’ira di Dio, piu’ che manifestarsi con castighi, la vera, immutabile ira, si manifestera’ coll’abbandonarvi a voi stessi. Quelle che voi chiamate ira di Dio – le guerre, i mezzi atroci di distruzione, i cataclismi, le pestilenze – ancora non sono ira senza mutazione, ira assoluta. Sono rimproveri e richiami di Padre, offeso, ma ancora premuroso di dare soccorso e perdono ai figli colpevoli. Ma quando ogni ” empieta’ e ingiustizia ” sara’ nel cuore dei 99/100 dell’umanita’, quando empieta’ e i’ngiustizia mentale o materiale avra’ invaso ogni classe sociale, e financo l’abominio sara’ penetrato nella casa di Dio – l’abominio della desolazione 1 di cui parla il profeta, e lo conferma il Verbo, ne’ ancora avete dato il giusto significato alla parola ” desolazione ” di cui e’ detto che sara’ segno della fine, e lo sara’ – allora Dio non vi riprendera’ piu’ con paterni castighi – che purtroppo, e’ vero, salvano pochi, ma perche’ i piu’ gia’ sono servi’ di Satana – ma vi lascera’ a voi stessi. Si ritirera’. Non fara’ piu’ atto. Sino al momento in cui un baleno del suo volere ordinera’ ai suoi angeli di aprire i sette sigilli 2, di suonare le quattro trombe 3, di liberare l’aquila dei tre guai 4, e poi, orrore, sara’ dato fiato alla quinta tromba 5, e il Giuda dei tempi ultimi aprira’ il pozzo d’abisso 6 per farne uscire cio’ che l’uomo avra’ desiderato piu’ di Dio. Quando? Quando? Gia’ siete in quest’ora o state per entrarvi? Temete. Ve lo chiedete… Ma non vi pentite. Non vi sara’ detto il quando. Esso e’ scritto nel cuore dei presenti profeti, ” ma e’ sigillato quel che hanno i sette tuoni ad essi, ed essi non lo diranno ” 7. E allora, come astro pacifico sull’orrore e terrore delle onde in tempesta – tutta la Terra sommossa come mare in tempesta e tutti gli uomini naufraganti come in mare in tempesta, meno i servi di Dio raccolti sulla barca di Pietro, fedeli al Nauta santo – e allora verra’ l’aurora della Stella del Mare, precorritrice al sorgere, all’apparire ultimo della Stella del Mattino 8. Nella sua seconda, ultima venuta, l’Agnello di Dio 9, il Redentore, il Santo dei santi, avra’ per precursore non il penitente del deserto 10, salato dalle macerazioni, e salante i peccatori per guarirli dalle pesantezze e farli agili ad accogliere il Signore, ma avra’ per precursore l’Angelo nostro, Colei che, pur avendo carne, fu Serafino, Colei in cui abbiamo fatto dimora, ne’ piu’ dolce e piu’ degna 11 potevamo averla, l’Arca dilettissima di puro oro che ancor ci contiene cosi’ come e’ da Noi contenuta 12, e che trasvolera’ nei cieli, raggiando il suo amore per preparare al Re dei re la strada profumata e regale e per preparare – per generare e partorire. in un’ultima maternita’ – quanti piu’ germi di viventi sono e vorranno essere partoriti al Signore 13. Guardate la’, all’oriente dei tempi… Gia’ sulle tenebre che coprono, sempre piu’ folte e maledette, la Terra, si delinea un albore che piu’ dolce non v’e’. Esso e’ il tempo di Maria che sorge. L’estrema misericordia che il nostro Amore ha pensata per voi. Grande sara’ la lunghezza del suo cammino. Contrastata dal suo eterno nemico, che, per essere vinto, non e’ meno ostinato a crucciarla e combatterla. Egli ottunde gli intelletti degli uomini per non far loro conoscere Maria. Spegne le fedi in Lei. Crea nebbie. Getta fango. Ma la Stella del Mare e’ troppo alta sulle onde inquinate. Trascorrera’, ne’ il fango sporchera’ l’orlo della sua veste. Scendera’ solo, ratta come un arcangelo, a scrivere, presso il segno del Tau 14, la sua sigla sulla fronte dei fedeli, dei salvati al Regno eterno. E fortezza e pace entrera’ nei loro spiriti sotto il tocco della mano di Lei, Madre della Vita, Sorgente della Salute. Benedite Iddio che ha concesso alla Stella purissima di iniziare il suo cammino per attrarvi a Dio con la dolcezza del suo amore, Salvatrice pietosa, estrema, compensante gli spiriti buoni del sempre piu’ profondo allontanarsi di Dio, disgustato dalle colpe degli uomini. Non vi sembri ingiusto questo ritiro di Dio. Si legge nei Maccabei 15 che, quando con Antioco Epifane la corruzione entro’ in Israele, ed Israele si allontano’ dalla Legge per essersi asserviti molti capi d’Israele, ” figli di iniquita’ “, alle ” nazioni vicine “, sino al punto da far loro i perversi costumi delle stesse ” vendendosi per fare il male “, il santuario resto’ desolato come un deserto, le feste solenni si cambiarono in lutti, i sabati in obbrobrio e la sua gloria fu annientata. Non solo, ma fu accettato ” il culto degli idoli “. E cio’ provoco’ la persecuzione dei pochi rimasti fedeli, e morte, rovina, violenza, dolore, divennero retaggio del popolo che aveva suscitato l’ira del Signore. Fate i confronti. Meditate. Scegliete. Una nuova volta Gesu’ vi dice cio’ che disse agli ultimi Tabernacoli: ” Ancora per poco sono con voi… e poi me ne andro’. E allora mi cercherete ma non mi troverete ” 16. Si’, o dormienti. Parlo a voi piu’ che ai nemici aperti. A voi che, se vi svegliaste, potreste far difesa all’idea e al vostro bene. A voi che dormite mentre gli altri lavorano, e vi cullate nella illusione che Dio vi sia servo, che Gesu’ vi sia servo, e servo stolto, che dopo esser stato trascurato, non cercato, non seguito, sino a farlo persuaso di andarsene data l’inutilita’ del suo rimanere fra voi, possa esser pronto e prono al vostro bisogno quando sarete per essere sommersi e finalmente, ma non per tutti in tempo, vi desterete. Cercate il Salvatore mentre ancora e’ fra voi, prima che l’odio lo mandi fuor dai vostri confini… in Efraim 17, fra popoli sorgenti alla luce mentre voi sprofondate fra le tenebre. Fra le tenebre che ” soffocano la verita’, non facendola vedere, alzando il muro delle tiepidezze, dei quietismi la’ dove non alzano quello delle empieta’ e ingiustizie ” >>. 19 Prima di essere lasciata dalla Ss. Voce, dico: << O Divinissimo, ora che Tu parli sovente, di nuovo, essi diranno che questo e’ male. Perche’ mi ha detto P.B. 20 che li ha fatti persuasi che ora Tu, o Divinissimo, parli molto saltuariamente >>.
    Mi risponde:
    << Faccio come voglio. Ho mostrato che vengo quotidianamente o non vengo per decine di giorni, ne’ tu colmi quei vuoti con parole tue. E questo e’ a loro lezione. Tutto ho fatto a persuaderli. Ma e’ come e’ detto: ” Abbiamo sonato e non avete ballato, abbiamo intonato lamenti e non avete pianto ” 21. Ma queste non sono pagine per loro. Ti ordino anzi di levarle di qui e farne fascicolo a parte da darsi come e a chi ti ho detto. Quanto era necessario per avere l’approvazione dell’Opera di Gesu’, l’hanno avuto. Il resto e’ tesoro che per averlo bisogna meritarlo. E c’e’ chi lo ha meritato per aver fatto il nostro Volere verso te con perfezione di carita’ e senza aver nessuna pretesa per la sua opera verso di te. E vi e’ ancora un altro motivo di divina provvidenza che origina questo ordine >>.
    Cosi’ amata mi sento, cosi’ beata per il ritorno di Maria di Lourdes
    che ieri e’ venuta (dalle 17 in poi, e cosi’… potentemente che ero
    fuori dai sensi, e Marta 22 puo’ testimoniare), che chiedo in merito al
    fatto di S. Paolino 23 e alle parole di Maria Ss. ieri sera: << Se avranno fede operero’ prodigi di grazie >>; e il Divinissimo mi risponde:
    << Nel 4′ dei Re 24, cap. 7′ v. 19, e’ detto da colui al cui braccio il re si appoggiava:” Anche se il Signore facesse delle cateratte nel cielo, potrebbe mai avvenire quel che tu dici? “. Io dico che molti sono che, anche se il Signore facesse delle cateratte di grazie nel cielo e di miracolo per rovesciarle sulla terra, molti sarebbero quelli che continuerebbero a dire: ” Puo’ esser questo? No “. Il miracolo presuppone la fede. Dio da’ il segno. Si manifesta. E’ una continua epifania per richiamare gli spiriti alla fede, speranza, carita’, a Dio. Ma poi vi lascia liberi di credere o non credere. Pero’ vi dico che il fiume di grazie pronto a scorrere, se gli uomini vi fanno diga con la loro incredulita’, si volge altrove. Ecco perche’ la Beatissima mette la condizione ” se avranno fede ” per promettere di ” operare prodigi di grazie “. L’ora della grazia viene, sosta in attesa. Ma se l’uomo non la invita: ” Resta con noi “, passa e non torna >>. 1 Daniele 9, 20-27; Matteo 24, 15-25; Marco 13, 14-23
    2 Apocalisse 6
    3 Apocalisse 8, 6-11
    4 Apocalisse 8, 13
    5 Apocalisse 9, 1-12
    6 Apocalisse 9, 1-12
    7 Apocalisse 10, 1-7
    8 Apocalisse 2, 28; 22, 16
    9 Giovanni 1, 29-30
    10 Matteo 3; Marco 1, 1-11; Luca 3 1-22-1
    11 Segue un non che omettiamo
    12 La frase sara’ chiarita nella lezione del 2 febbraio, soprattutto
    a partire dal nono capoverso del 2 febbraio 1948 (ultimo capoverso di
    pag. 83).
    13 Apocalisse 12
    14 Ezechiele 9, 4-6; Apocalisse 7, 1-8
    15 1 Maccabei 1, 11-67 (testo greco: 10-64)
    16 Giovanni 7, 31-34
    17 Giovanni 11, 54
    18 Ampliamento di: Romani 1, 18
    19 Il brano che qui inizia, di carattere personale, e’ cassato da
    segni di matita rossa; ma noi lo riportiamo ugualmente, in corpo minore
    20 Deve trattarsi di Padre Berti, Il padre Corrado M. Berti,
    dell’Ordine dei Servi di Maria, professore alla Facolta’ teologica “
    Marianum ” in Roma, aveva raccolto l’incarico di occuparsi di Maria
    Valtorta dal confratello padre Romualdo M. Migliorini, quando questi,
    dopo circa quattro anni di direzione spirituale della scrittrice
    inferma, aveva dovuto lasciare Viareggio e ritirarsi a Roma.
    21 Matteo 11, 17; Luca 7, 32
    22 Marta Diciotti, nata a Lucca nel 1910, vissuta accanto a Maria
    Valtorta, che assistette amorevolmente, dal 1935 fino alla morte della
    scrittrice inferma, avvenuta il 12 ottobre 1961.
    23 E’ la parrocchia della scrittrice, a Viareggio, dove alcuni
    ritennero di aver notato un segno straordinario nella statua
    dell’Immacolata
    24 4′ dei Re e’ secondo la Volgata e corrisponde a 2′ dei Re


2 – 11 – 1950


C. XI v. 25-36.


Uno dei segni della venuta finale di Dio a del Giudizio che seguirà
alla fine del mondo, è la conversione d’Israele, che sarà l’estrema
conversione del mondo a Dio.
Perché loro gli ultimi, essi che furono i primi ad esser popolo di
Dio? Per decreto eterno e per decreto umano.
Né paia ingiusto il decreto eterno. Essi, che già primi – anzi: unici –
erano nel conoscere le verità soprannaturali, avrebbero dovuto essere i
primissimi nel nuovo popolo di Dio: il popolo dei cristiani; così come
Adamo e la sua compagna avrebbero dovuto essere i primissimi del
popolo celeste. Ma la volontà non buona fece dei primi gli ultimi. E
mentre è detto nella Scrittura 1 che Enoc ed Elia furono, viventi, rapiti
da Dio fuor dal mondo, in un altro mondo migliore, per tornare, al
giusto tempo, a predicare penitenza e combattere l’Anticristo quando il
mondo sarà fatto Babilonia e Anticristo 2 – e ciò per la loro giustizia
straordinaria – altrettanto nella Scrittura è detto che per i suoi peccati
Israele sarà riprovato da Dio e da primo diverrà ultimo ad entrare nel
Regno di Cristo 3.
Adamo è ben figura di ciò che vuol dire cadere nella riprovazione
di Dio. Ben egli dovette attendere secoli e millenni negli inferi,
nonostante avesse già lungamente espiato sulla Terra il suo peccato,
avanti di rientrare nel Paradiso almeno terrestre, dove Enoc ed Elia già
da secoli godevano della letificante amicizia di Dio.
Anche per il popolo ebreo, pur non essendo per esso inesora-bilmente chiuso il Regno di Dio per averlo respinto quando poteva
accoglierlo, dovranno passare secoli e millenni prima che Israele torni
amico di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Prima diverranno “popolo di
Dio” gli altri popoli. Ultimi essi: i giudei. Ultimi, anche se sempre da
Sion verranno coloro che saranno salvezza.
Sion sta qui per dire Israele, e Israele sta qui per dire “popolo deifigli di Dio”. Da Israele venne Gesù. Da Israele vennero Enoc ed Elia, e
torneranno. A preparare, questi, il ritorno del Figlio di Dio: il Cristo,
perché alla sua venuta l’empietà o l’abominio della desolazione 4,
secondo la parola evangelica, non siano come palude corrotta su tutta
la Terra e in tutti i 5 luoghi di essa, e perché tutti, anche quelli che per
secoli furono protervi, tutti i predestinati alla Vita, l’abbiano prima che
il tempo non sia più.
Tutti, anche Israele. Perché se, come è detto da Colui che è
l’incarnata Parola e Sapienza del Padre, i giorni della desolazione
saranno accorciati in grazia dei meriti degli eletti 6, altrettanto è da
credersi che non tutto Israele sarà riprovato ed escluso, e ciò in grazia
del merito dei suoi padri (i patriarchi, i profeti e i giusti del popolo
ebreo). Per la giustizia di questi, Dio userà misericordia e non
cancellerà l’elezione degli ebrei a suo popolo per non separare i padri
dai figli e perché Dio non è mutevole nei suoi disegni 7.
Pieno di misericordia anche per i pagani e gli idolatri, pieno di
misericordia anche per i peccatori che si pentono, non potrà cessare
d’esser Padre di misericordia 8 per coloro che erano suo popolo e che,
per uno zelo non più giusto, perché non misurato, non ordinato – uno
zelo che voleva e si, riteneva più perfetto dello stesso decreto e volere e
disegno di Dio – non seppero credere, accettare, accogliere il Cristo così
come Dio Padre lo aveva mandato.

Anche per gli ebrei è morto il Cristo. Anzi, nelle sue estreme
preghiere dalla Croce raccomandò al Padre gli ebrei più d’ogni altro
popolo 9, perché erano coloro che più avevano meritato la riprovazione
di Dio, e che pertinacemente avrebbero persistito nel loro errore.
Perché proprio il popolo eletto doveva essere il più colpevole? Non
poteva Dio impedire che tale divenisse? Come ha folgorato Saul 10, non
poteva folgorare i Principi dei Sacerdoti, i Farisei e Scribi, per
convertirli alla Verità e Giustizia? Certo che avrebbe potuto. Ma dove il
merito, allora, della loro conversione, non spontanea ma forzata da un
potere e volere divino?
Vi fu o non vi fu un motivo imperscrutabile in questa condotta diDio? Certo che vi fu, perché Dio non fa nulla senza uno scopo ed un
fine. Ed ogni fine è giusto, anche se misterioso per i mortali.
Verrà il momento in cui tutte le cose operate da Dio,
incomprensibili ora, vi si sveleranno. Ed allora, insieme a Paolo
ripeterete: “O profondità delle ricchezze della Sapienza e scienza di
Dio!”.»

1 Genesi 5, 21-24; 2 Re (volgata: 4 Re) 2, 11-12; Ebrei 11, 5
2 Apocalisse 17-18
3 Isaia 27, 6-13

4 Daniele 9, 27; 11, 31; 12, 11; Matteo 24, 15; Marco 13, 14
5 i è aggiunta da noi
6 Matteo 24, 22; Marco 13, 20


7 Numeri 23, 19
8 2 Corinti 1, 3


9 Luca 23, 34
10 Atti 9, 1-19; 22, 5-16; 26, 9-18; Galati 1, 12-17

Related Post