La preghiera litanica_Il tempo del Rosario_Fratel Carlo Carretto_
La preghiera è come l’amore:
le parole abbondano al principio,
le discussioni sono dei primi tempi.
Poi si fa silenzio e ci si intende a monosillabi.
Nelle difficoltà è sufficiente un gesto,uno sguardo,un nulla: basta amarsi.
Viene quindi il tempo in cui la parola è troppo
e la meditazione è pesante, quasi impossibile.
È il tempo della preghiera di semplicità,
tempo in cui l’anima si intrattiene
con Dio con uno sguardo semplice,
amoroso,anche se sovente
accompagnato da aridità e sofferenze.
In questo periodo fiorisce la cosiddetta preghiera litanica:
cioè la ripetizione all’infinito di identiche espressioni
povere di parole ma ricche,straricche di contenuto.
Ave Maria … Ave Maria … ! Gesù ti amo …!
Signore abbi pietà di me …!
Ed è strano come in questa preghiera litanica,
monotona,semplice, l’anima si trovi a suo agio,
quasi si cullasse nelle braccia del suo Dio.
È il tempo del rosario vissuto e amato
come una delle più alte e ispirate preghiere.
Sovente,nella mia vita di europeo,
ho avuto modo di assistere o prendere parte
a discussioni animate sul pro o contro del Rosario.
Ma,alla fine,non ero mai pienamente soddisfatto.
Non ero in condizione adatta per comprendere
a fondo questa maniera di pregare.
“È una preghiera meditata”,diceva qualcuno.
Bene!
Allora han ragione i giovani di lamentarsi
delle distrazioni che dà alla meditazione del mistero
questa ripetizione inutile di dieci Ave Maria.
Annunziate il mistero e lasciatemi pensare.
“No; è una preghiera di lode” dicevano altri;
e bisogna pensare a ciò che si dice,
parola per parola.
Ma è impossibile!
Chi è capace di dire cinquanta Ave Maria,
distratto da cinque rappresentazioni di misteri,
senza perdere il filo?
Io debbo confessare che nella mia vita,
pur facendo uno sforzo qualche volta,
non sono mai riuscito a dire un solo rosario
senza distrarmi.
E allora?
E allora fu nel deserto che compresi
che coloro che discutono
– come io discutevo in tal maniera -sul rosario,
non hanno ancora capito l’anima di questa preghiera.
Il rosario è come l’eco di un’onda che percuote la riva,
la riva di Dio:
“Ave Maria…Ave Maria…Ave Maria…”
fratel Carlo Carretto
Una meraviglia gli scritti di Fratel Carlo Carretto.
L’ho scoperto da poco tramite un libretto La Madonna del Carrettino e non riesco a spiegare quanto bene mi faccia. 🙂
Posso riportare questa preghiera sul mio blog e poi su fb ovviamente citando la fonte?
Grazie. 🙂
Ne siamo lieti,ovviamente potrai condividere quel che ritieni opportuno per il bene di tutti coloro che,come noi,amano Dio. Nel sito troverai parecchi testi,catechesi,preghiere e meditazioni che,se vorrai,potrai prelevare in assoluta libertà nello spirito di sana condivisione fraterna. A questo link, ancora Carlo Carretto http://www.oasidiengaddi.it/?s=carlo+carretto
Grazie mille 😊. Lo farò volentieri. Ho scoperto solo oggi il vostro sito e ho trovato un sacco di cose interessanti, quindi credo che tornerò presto. Ho chiesto il permesso per correttezza 😊. Ancora un grazie e buonanotte.