Quando il Papa parla ex cathedra
Il Papa parla ex cathedra quando si esprime in modo ufficiale e definitivo su una questione di fede o morale, invocando la sua autorità di successore di Pietro e quindi esercitando il carisma dell’infallibilità papale. Questo concetto è stato definito nel Concilio Vaticano I (1869-1870) e ribadito dal Concilio Vaticano II.
Condizioni per parlare ex cathedra:
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Autorità del Papa come maestro universale: Il Papa deve agire in virtù del suo ufficio come pastore e dottore di tutti i cristiani, non in qualità personale o privata.
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Intenzione di definire una dottrina: Deve dichiarare esplicitamente la volontà di definire una dottrina come vincolante per tutta la Chiesa.
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Materia di fede o morale: L’argomento deve riguardare strettamente la fede o la morale.
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Universalità: La dottrina deve essere rivolta a tutta la Chiesa, non a una comunità locale o un gruppo specifico.
Esempi storici di dichiarazioni ex cathedra:
- 1854: Proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione da parte di Papa Pio IX.
- 1950: Proclamazione del dogma dell’Assunzione di Maria da parte di Papa Pio XII.
Questi sono gli unici due casi di uso formale del magistero ex cathedra dopo il Concilio Vaticano I. Tuttavia, il magistero ordinario e universale del Papa (quando insegna in comunione con i vescovi) può anche proporre dottrine infallibili senza bisogno di una dichiarazione ex cathedra.
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