Le Rivelazioni del Divino Amore – #7

Le Rivelazioni del Divino Amore

LE SEDICI RIVELAZIONI

Settima rivelazione

 

E dopo ciò egli infuse un supremo piacere
spirituale nella mia anima.
In questo piacere io fui ricolmata di una certezza
eterna, potentemente rassicurata, senza alcun penoso
timore. Questo sentimento era cosi dolce e così spirituale
che mi sentii immersa totalmente nella pace, nella
quiete e nel riposo, sicura che niente sulla terra avrebbe
potuto affliggermi.

Questo durò solo un po’, dopo tutto mutò, e fui
abbandonata a me stessa, al punto che a stento riuscivo
a sopportare di vivere.
Non avevo nessun conforto né sollievo al mio stato
d’animo se non la fede, la speranza e la carità, e queste
io le possedevo come verità, ma erano scarsissimamente
presenti nel sentimento.

E subito dopo ciò, il nostro beato Signore mi diede di
nuovo il conforto e il riposo dell’anima, una gioia e una
sicurezza cosi beata e forte che nessun timore, nessuna
sofferenza, nessun dolore fisico o spirituale che potevo
soffrire sarebbero riusciti a togliermi dalla tranquillità.

Allora il dolore apparve nuovo nel mio sentimento,
e poi la gioia e il piacere, e ora l’una e ora l’altro,
diverse volte, penso una ventina di volte.
E nell’ora della gioia avrei potuto dire con san Paolo:
“Niente mi separerà dalla carità di Cristo, e nell’ora
del dolore avrei potuto dire con San Pietro
Signore salvami, perisco”.
Questa visione mi fu mostrata per insegnarmi,
secondo quanto comprendo, che giova ad alcune anime
provare questi sentimenti, esser cioè per un tempo nel
conforto, e per un tempo venir meno ed essere abbandonate
a se stesse.

Dio vuole che sappiamo che egli ci mantiene sempre
nella medesima sicurezza, sia nella desolazione che nel
benessere.
E per il vantaggio dell’anima qualcuno è talvolta lasciato
a se stesso, anche se non è il peccato ad essere causa di ciò.

Perché in quel tempo io non avevo peccato cosi da
essere lasciata a me stessa,
essendo stata la cosa cosi improvvisa.
E neanche avevo meritato quel senso di beatitudine,
ma il Signore lo concede liberamente quando vuole e ti
lascia talvolta nel dolore, e tutte e due le cose vengono
da un Unico Amore.

Perché è volontà di Dio che noi ci manteniamo nella
consolazione con tutta la nostra forza, perché la gioia
durerà sena fine, e il dolore è transitorio, e sarà ridotto
al nulla per quelli che si salvano.
Perciò non è secondo la volontà di Dio che noi
rimaniamo afflitti quando proviamo dolore e ci mettiamo a
lamentarci, ma dobbiamo rapidamente superarlo e
tenerci fermi nella gioia eterna che è Dio.