La presenza di Dio
Il pensiero di Dio, la Sua presenza, dovrebbe farci abbracciare la realtà circostante, senza il bisogno materiale, viscerale di volere e possedere ogni cosa, di fagocitare la realtà. Se cerchiamo l’approvazione accidentale di ciò che ci circonda, allora vuol dire che Dio non è ancora nel nostro cuore.
Remo Rosati
Commento:
Abbracciare la Realtà senza Possederla
L’uomo ha una naturale tendenza a desiderare, accumulare e possedere. La nostra società ci spinge a credere che la realizzazione personale sia legata a ciò che possediamo o a quanto siamo riconosciuti dagli altri. Tuttavia, questa fame insaziabile di cose e approvazione non fa altro che aumentare il vuoto interiore.
Se il nostro cuore cerca conferme dal mondo, significa che non è ancora colmo di Dio. Il Suo pensiero e la Sua presenza ci portano a vedere la realtà in modo nuovo: non più come qualcosa da divorare, ma come un dono da accogliere con gratitudine. Quando Dio è nel nostro cuore, la brama di possedere svanisce e lascia spazio alla libertà interiore.
L’abbraccio della realtà in Dio significa vivere il presente con fiducia, senza ansia di controllo. Ogni cosa assume un valore diverso, perché non siamo più schiavi del desiderio di possesso, ma partecipi di una verità più grande. La realtà non è più una preda, ma un cammino di crescita spirituale.
Lasciamo quindi che la presenza di Dio trasformi il nostro modo di vivere. Non c’è bisogno di fagocitare la realtà per sentirsi vivi, basta riconoscere la bellezza di ciò che ci circonda e viverlo con cuore libero.
Verità Eterna