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Ven. Lug 4th, 2025

TOMMASO D’AQUINO

 

LA SOMMA TEOLOGICA

 

 

 

I PARTE

 

009.L‘immutabilità di Dio

 

010.L‘eternità di Dio

 

011.L‘unità di Dio

 

 

Argomento 9 – L‘immutabilità di Dio.

 

  • Se l‘immutabilità sia una proprietà esclusiva di Dio. Dio è assolutamente immutabile. Come già detto Dio è atto puro senza mescolanza di potenza, essendo questa in linea assoluta posteriore all‘atto. Ora, tutto ciò che in qualunque maniera muta, in qualche modo è in potenza. In Dio non vi è composizione alcuna, essendo egli assolutamente semplice. Tutto ciò che si muove acquista qualcosa in forza del suo movimento e arriva a ciò a cui prima non giungeva. Ora Dio, essendo infinito e racchiudendo in se stesso in modo perfetto e universale la pienezza di tutto l‘essere, nulla può acquisire, né estendersi .

 

  • Se l‘essere immutabile sia una proprietà esclusiva di Dio. Solo Dio è del tutto immu Ogni creatura, essendo posta in essere da Dio stesso, può anche essere ridotta al nulla. In ogni creatura si trova la potenza del mutamento:  quanto all‘essere sostanziale, come nei corpi corruttibili, al luogo, come nei corpi celesti o all‘ordinamento al fine e all‘applicazione della potenza operativa a diversi oggetti, come negli angeli.

 

 

Argomento 10 – L’eternità di Dio

 

  • Se l‘eternità sia ben definita così: «Il possesso intero, perfetto e simultaneo di una vita senza termine».  Dove non c‘è movimento e l‘essere è sempre il medesimo non si può parlare di prima e di poi.  Ciò che è del tutto immutabile, come non può avere una successione, così non può avere neppure un inizio e un termine. Quindi il concetto di eternità è dato da queste due cose: primo, dal fatto che ciò che è nell‘eternità è senza termine, cioè senza principio e senza fine. Secondo: dal fatto che la stessa eternità esclude ogni successione, «esistendo tutta insieme»

 

  • Se Dio sia eterno. Essendo Dio immutabile, a lui compete di essere eterno. E non è soltanto eterno, ma è anche la sua stessa eternità. Dio è il suo stesso essere uniforme, e perciò come è la sua essenza, così è la sua eternità.

 

  • Se essere eterno sia una proprietà esclusiva di Dio. L‘eternità veramente e propriamente è soltanto in Dio. Poiché l‘eternità deriva dall‘immutabilità e solo Dio è del tutto immutabile. Tuttavia, nella misura in cui alcune cose ricevono da Dio l‘immutabilità, partecipano anche della sua eternità.

 

«Questa è la vita eterna: che conoscano [Te, l‘unico vero Dio]». (Gv 17, 3]

 

  • Se l‘eternità differisca dal tempo.  L‘eternità è tutta simultaneamente; nel tempo invece c‘è un prima e un poi. Quindi il tempo e l‘eternità non sono la stessa cosa. L’‘eternità non ha né inizio né termine, mentre il tempo ha inizio e termine. L‘eternità è la misura dell‘essere permanente, il tempo invece è la misura del movimento.

 

  • Sulla differenza tra evo e tempo. L‘eternità è senza inizio e senza termine, l‘evo ha un inizio ma non un termine, il tempo un inizio e un termine.

 

  • Se vi sia soltanto un evo. vi è un solo evo poiché, essendo ogni cosa misurata con ciò che vi è di più semplice nel suo genere, come dice Aristotele [Met. 10, 1], è necessario ammettere che l‘essere di tutti gli enti eviterni abbia per misura l‘essere del primo ente eviterno, il quale è tanto più semplice quanto più è eccelso.

 

 

Argomento 11 – L’unità di Dio

 

  • Se l‘uno aggiunga qualcosa all‘ente. L‘uno non aggiunge nulla all‘ente. L‘uno non aggiunge all‘ente alcuna realtà, ma solo la negazione della divisione: infatti uno non significa altro che ente indiviso.

 

  • Se ci sia opposizione tra l‘uno e i molti. L‘uno si oppone ai molti, ma in maniere diverse. L‘uno infatti che è principio del numero si oppone alla pluralità numerica come la misura al misurato: infatti l‘uno include il concetto di prima misura, e il numero è la moltitudine misurata dall‘uno.

 

 

  • Se Dio sia uno. Che Dio sia uno viene dimostrato in tre modi. Primo, in base alla sua semplicità. Secondo, in base all‘infinità della sua perfezione. Terzo, in base all‘unità del mondo.

 

  • Se Dio sia sommamente uno. Siccome l‘uno è l‘ente indiviso, perché una cosa sia massimamente una bisogna che sia e massimamente ente e massimamente indivisa. Ora, l‘una e l‘altra condizione si verificano in Dio.

 

 

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