Il Bambino Come Volto di Cristo: Riflessione su Maria Montessori e il Giudizio Evangelico
Questo brano di Maria Montessori è un potente invito alla conversione interiore, che mette in relazione la pedagogia con il Vangelo. Montessori non solo esalta il valore del bambino come guida spirituale dell’adulto, ma interpreta in chiave cristologica l’incontro tra l’adulto e il bambino: è Cristo stesso che si presenta nella fragilità, nella richiesta, nella voce mattutina del figlio che chiede amore, ascolto, tempo.
Montessori sembra dire che il bambino è segno sacramentale della presenza di Dio, che rinnova e giudica l’adulto non con parole, ma con la sua stessa esistenza, come via di salvezza o di dannazione. Il riferimento al giudizio finale (“Andate maledetti…”) è sorprendente: l’adulto che non ha saputo riconoscere Cristo nel bambino, come nel povero, è colui che ha indurito il cuore, ha perso la capacità di sentire.
Questa visione ribalta la pedagogia tradizionale: non è il bambino a dover essere formato dall’adulto, ma l’adulto a dover rinascere grazie al bambino. Il capriccio, la richiesta insistente, la fragilità infantile diventano allora luogo di rivelazione. Se l’adulto si chiude, si forma quella “dura corazza” che lo rende insensibile alla grazia.
Verità Eterna