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Ven. Lug 4th, 2025

Dal desiderio di saggezza alla scoperta di Dio Padre

Un cammino tra arte e fede

C’è stato un tempo, quando ero ancora un giovane ragazzo, in cui pensavo che la saggezza potesse venire dagli artisti che amavo. Mi sembrava che i musicisti, i pittori, gli scrittori custodissero uno sguardo privilegiato sulla vita — che attraverso le loro opere filtrasse un significato profondo, nascosto tra le pieghe della realtà. Ogni sera mi lasciavo accompagnare da un brano, da un’immagine, da una frase. Erano come piccole luci nella notte, occasioni per ricapitolare la giornata e cercare un senso a ciò che stavo vivendo.

Cercavo la saggezza. Non quella che si misura in nozioni o regole, ma qualcosa di più simile a una comprensione silenziosa, interiore. E nel mio cuore, forse senza saperlo, risuonava la richiesta di Salomone: “Dammi, Signore, un cuore che sappia ascoltare”.

Non avevo certezze. Ma avevo la sensazione che la vita stessa fosse un percorso di crescita, un lento ma sicuro cammino verso qualcosa di buono. Ero convinto che, in fondo, tutto sarebbe andato per il meglio. C’era un’idea implicita di progresso — come se la verità, prima o poi, si sarebbe rivelata da sé, semplicemente camminando abbastanza a lungo. Non avevo un’idea precisa di Dio. Lo immaginavo come una presenza lontana, forse simbolica, forse solo poetica. Ma sentivo che qualcosa — o qualcuno — stava oltre.

Gli anni sono passati. Ho letto molto, vissuto molto, sbagliato molto. Ho smesso di aspettare che gli artisti mi dicessero la verità. Ho cominciato a domandarla a un Altro. E oggi non posso dire di sapere molto più di allora. Ma una cosa la so, con certezza: Dio è Padre.

È da lì che tutto riparte. Non è una conclusione, è un inizio. La consapevolezza che Dio è Padre cambia il modo di guardare ogni cosa. Non ho tutte le risposte, ma non ne ho più bisogno per vivere in pace. So che non sono solo. So che posso chiedere, bussare, cercare. So che sono atteso, anche quando mi perdo.

Mi resta tutto da comprendere, sì — ma non più da solo.

 

 

Remo Rosati

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