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Ven. Lug 4th, 2025

Solitudine e infinito

 

La nostra solitudine esistenziale è il riflesso della nostra condizione creaturale: siamo esseri finiti che percepiscono l’infinito, desiderano la comunione ma sperimentano la separazione. Tuttavia, questa solitudine non è un assoluto, ma una tappa del nostro cammino verso il vero Infinito, Dio.

Conciliare la solitudine con il tutto significa riconoscere che l’isolamento è solo apparente. Siamo immersi in una realtà che ci precede e ci trascende, fatta di relazioni visibili e invisibili. Nel creato troviamo i segni dell’ordine divino, nella nostra interiorità la nostalgia dell’eterno, nella rivelazione la chiave per comprendere la nostra vera appartenenza.

Cristo stesso ha vissuto la solitudine più profonda, l’abbandono della croce, eppure è stato il ponte tra la finitezza dell’uomo e l’infinità del Padre. In Lui, la solitudine diventa apertura, la separazione diventa incontro. Così, la nostra solitudine esistenziale può trasformarsi in una porta per l’infinito, non più un limite, ma una chiamata all’unione con Dio e con tutto ciò che è stato creato per amore.

 

Verità Eterna

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