Le profezie di Malachia
Le profezie di Malachia sui papi, conosciute anche come Prophetia Sancti Malachiae Archiepiscopi, de Summis Pontificibus, sono una lista di 112 brevi motti latini che dovrebbero descrivere i papi dal pontificato di Celestino II (1143) fino alla fine dei tempi. Secondo la tradizione, sarebbero state scritte da San Malachia d’Armagh, un vescovo irlandese del XII secolo, e poi ritrovate nel 1590 da Arnold Wion, un monaco benedettino.
Cosa c’è di vero?
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Origine dubbia
Non ci sono prove che il vescovo Malachia abbia scritto queste profezie. Il testo non è mai stato menzionato prima del 1590, e molti studiosi ritengono che sia stato creato in quell’epoca per influenzare l’elezione papale. -
Coincidenze e adattamenti postumi
- Per i papi fino al 1590, i motti sembrano molto precisi, il che suggerisce che siano stati scritti a posteriori.
- Per i papi successivi, le descrizioni sono vaghe e interpretabili in modi diversi, rendendole facili da adattare.
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Nessuna approvazione ufficiale
La Chiesa cattolica non ha mai riconosciuto queste profezie come autentiche o rivelazioni divine. -
Ultimo papa e fine dei tempi
L’ultimo motto parla di Petrus Romanus, che dovrebbe guidare la Chiesa durante una grande tribolazione prima della fine del mondo. Alcuni lo hanno associato a papa Francesco, ma non ci sono prove che questo sia un segno escatologico.
Conclusione
Le profezie di Malachia non sono considerate attendibili dalla storiografia e dalla teologia cattolica. Sono probabilmente un falso del XVI secolo e, anche se affascinanti, non hanno un valore profetico autentico.
Verità Eterna