I DIECI COMANDAMENTI E LA MORALE NATURALE
Negli scritti di Maria Valtorta, i Dieci Comandamenti e la morale naturale sono trattati spesso nei discorsi di Gesù, che ne approfondisce il significato spirituale e li collega alla legge dell’amore.
1. I Dieci Comandamenti secondo Gesù
Gesù spiega che i Comandamenti non sono solo leggi morali, ma espressione della volontà di Dio per il bene dell’uomo. Egli li riassume nella Legge dell’Amore, come riportato nei Vangeli:
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente. […] Amerai il prossimo tuo come te stesso.” (Matteo 22,37-39)
Nei testi valtortiani, Gesù spesso richiama i Comandamenti per correggere i farisei e insegnare ai discepoli.
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Gesù spiega la Legge nel Discorso della Montagna
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Questo è uno dei passaggi più importanti, dove Gesù approfondisce i Comandamenti e il loro significato interiore (L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume 3, Capitolo 180).
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Il vero rispetto della Legge
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Gesù condanna l’osservanza esteriore senza amore e dice che i Comandamenti devono essere vissuti nel cuore. (Volume 4, Capitolo 250).
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I Comandamenti uno per uno
Nei testi di Maria Valtorta, Gesù commenta diversi Comandamenti in episodi specifici:
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Non avrai altro Dio fuori di me
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Gesù spiega che l’idolatria non è solo adorare falsi dèi, ma anche dare il primo posto a beni materiali, potere e sé stessi. (Volume 5, Capitolo 320).
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Non nominare il nome di Dio invano
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Gesù rimprovera chi bestemmia o usa il nome di Dio per ingannare (Volume 6, Capitolo 410).
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Ricordati di santificare le feste
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Gesù insegna che il riposo sabbatico serve per dare spazio a Dio, non per formalismo. (Volume 7, Capitolo 500).
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Onora il padre e la madre
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Maria Valtorta descrive scene di rispetto e amore filiale, come quella tra Gesù e Maria (Volume 1, Capitolo 50).
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Non uccidere
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Gesù va oltre il significato letterale e insegna che anche l’odio e il rancore sono una forma di omicidio spirituale (Volume 3, Capitolo 180).
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Non commettere atti impuri
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Gesù parla della purezza del cuore e del corpo, mettendo in guardia dai desideri disordinati (Volume 4, Capitolo 230).
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Non rubare
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Non riguarda solo il furto materiale, ma anche l’ingiustizia sociale e l’abuso di potere (Volume 5, Capitolo 340).
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Non dire falsa testimonianza
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Gesù denuncia la menzogna e l’ipocrisia dei farisei (Volume 6, Capitolo 420).
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Non desiderare la donna d’altri
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Il peccato non è solo nell’atto, ma nel desiderio impuro (Volume 7, Capitolo 510).
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Non desiderare la roba d’altri
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Gesù insegna il distacco dai beni materiali e la fiducia nella Provvidenza (Volume 8, Capitolo 600).
2. La Morale Naturale
Gesù spiega che la legge morale non è arbitraria, ma è inscritta nella coscienza umana fin dalla creazione.
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Dio ha dato all’uomo una legge scritta nel cuore
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“Anche chi non ha la Legge scritta (ebraica) sa nel cuore cosa è bene e cosa è male.”
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(Volume 2, Capitolo 140).
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Il peccato come ribellione alla legge naturale
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Gesù dice che ogni peccato è una violazione dell’ordine naturale stabilito da Dio (I Quaderni del 1943).
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Il libero arbitrio e la responsabilità morale
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L’uomo è libero di scegliere, ma deve rendere conto delle sue scelte (Volume 9, Capitolo 620).
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Conclusione
Nei testi valtortiani, i Dieci Comandamenti sono visti come la base della morale naturale e della volontà di Dio. Gesù li riporta alla loro essenza spirituale, superando il legalismo e insegnando la legge dell’amore.
Verità Eterna