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Ven. Lug 4th, 2025
Celestial vision
Celestial vision
Un invito alla contemplazione e alla lode di Dio
 
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Io, Giovanni, vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: «Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito». Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell’aspetto a smeraldo avvolgeva il trono. Attorno al trono c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio. Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d’occhi davanti e dietro. Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un’aquila che vola. I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: «Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!». E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create».
 

Questo brano dall’Apocalisse (Ap 4,1-11) ci trasporta in una visione celeste di straordinaria intensità e profondità simbolica. Vediamone alcuni punti centrali per la riflessione:

La porta aperta nel cielo

La porta rappresenta un invito divino ad entrare in una realtà trascendente. Giovanni, preso dallo Spirito, diviene partecipe di una dimensione celeste inaccessibile agli occhi umani ordinari. È un richiamo per ogni credente: la contemplazione della gloria di Dio richiede l’azione dello Spirito Santo.


Il trono e Colui che vi siede

La descrizione di Dio è simbolica: il diaspro e la cornalina evocano purezza, maestà e giudizio. L’arcobaleno, che ricorda l’alleanza con Noè, simboleggia la fedeltà e la misericordia di Dio. Il trono, al centro della visione, è il segno della sovranità divina sull’universo.


I ventiquattro anziani

I ventiquattro seggi e anziani possono rappresentare le dodici tribù d’Israele e i dodici apostoli, segno della totalità del popolo di Dio. Le loro candide vesti richiamano la purezza, mentre le corone d’oro indicano la partecipazione alla regalità divina. Gettano le corone davanti a Dio, riconoscendo che ogni onore appartiene a Lui.


I lampi, le voci e i tuoni

Questi elementi sottolineano la maestà e la potenza di Dio, richiamando il Sinai, dove Dio si è manifestato a Mosè. È il segno di una presenza che suscita timore reverenziale, ma anche attrazione.


I sette spiriti di Dio

Le sette fiaccole rappresentano la pienezza dello Spirito Santo, il “Sette” biblico simboleggia completezza e perfezione.


Il mare di cristallo

Il mare, spesso associato al caos nella tradizione ebraica, qui è cristallino, simbolo di pace e ordine perfetto sotto il dominio di Dio.


I quattro esseri viventi

Questi esseri, con forme che richiamano il leone, il vitello, l’uomo e l’aquila, rappresentano la creazione nella sua totalità. Alcuni li collegano anche agli evangelisti:

  • Leone: Marco (il coraggio e la regalità).
  • Vitello: Luca (il sacrificio e il servizio).
  • Uomo: Matteo (l’umanità di Cristo).
  • Aquila: Giovanni (la divinità e la contemplazione).

Con i loro occhi in ogni direzione, simboleggiano la conoscenza perfetta e la vigilanza.


L’inno di lode

I quattro esseri viventi proclamano incessantemente la santità di Dio, usando il triplice “Santo”, che ne esprime la perfezione e la trascendenza. A questa lode si uniscono i ventiquattro anziani, adorando Dio e riconoscendolo come Creatore e Signore di tutto.


Riflessione spirituale

Questo passo è un invito alla contemplazione e alla lode di Dio, riconoscendolo come origine e fine di tutto. La liturgia celeste qui descritta anticipa la gloria che i credenti sono chiamati a vivere nella comunione eterna con Dio. La bellezza di questa visione dovrebbe spingerci a cercare la santità e a lodare Dio per il dono della creazione e della redenzione.

 

Verità Eterna

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