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Ven. Lug 4th, 2025

Da: “Le Rivelazioni Celesti di Santa Brigida di Svezia”

«Nella mia casa deve regnare l’umiltà assoluta, ep-pure essa è sommamente disprezzata… Infatti, chi in questo momento edifica case nel mio nome si comporta come gli architetti che prendono per i capelli il padrone dell’edificio quando vi entra, lo gettano per terra, e ren-dono onore al fango mentre calpestano loro. Ebbene costui fa lo stesso, perché edifica il fango, ossia innalza fino al cielo le cose temporali e periture e non si occupa delle anime, che sono più preziose dell’oro.

Se desidero entrare nel suo cuore con la predicazione oppure con l’ispirazione e la contemplazione, mi prende per i capel-li e mi getta per terra, ossia maledice le mie parole e le disprezza come il fango e nonostante ciò si ritiene molto saggio. In verità, se volesse innalzare dei palazzi per me, edificherebbe innanzi tutto nel mio onore e per la sal-vezza delle anime… Ti mostrerò cosa significhi la casa che intendo co-struire. Questa casa è la religione, di cui io sono le fondamenta, io che ho creato ogni cosa e attraverso cui ogni cosa è stata fatta ed esiste.

In questa casa ci sono quattro muri: il primo è la mia giustizia, con cui giudicherò tutti quelli che vi si oppongono e la detestano; il secon-do è la mia saggezza, con la quale, grazie al mio splen-dore, illumino tutti coloro che vi abitano; il terzo è la mia potenza, con essa li conforterò e li rafforzerò contro le insidie del diavolo; il quarto è la mia misericordia, che riceve tutti quelli che la invocano. In questo muro si apre la porta della grazia, attra-verso cui vengono accolti coloro che me la chiedono. Il tetto della casa è la carità, con la quale copro i peccati di quanti mi amano, affinché tali peccati non ne causino la dannazione. La finestra del tetto, da dove entra il sole, è la considerazione della mia grazia, attraverso cui il calore della mia divinità penetra nel cuore di chi abita in questa casa.

Per quanto riguarda il fatto che il muro debba esse-re grande e forte, questo significa che nessuno può in-debolire le mie parole né distruggerle. Il fatto che que-sto muro debba essere poco alto indica che la mia sag-gezza può essere intesa e compresa in parte ma non del tutto. Le finestre, semplici e luminose, significano che attraverso le mie parole, sebbene semplici, la luce della conoscenza divina entra comunque nel mondo. L’altez-za limitata del tetto significa che le mie parole si manife-stano non in modo incomprensibile, bensì intelligibile».

Libro I, 18

 

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