- Cerca sempre di vivere per il tuo Signore.
- Vivi il tuo mistero senza fare scena, con semplicità e umiltà, in maniera tale che nessuno se ne accorga.
- La tua conversione è un capolavoro di Dio, Gesù attirò la samaritana al pozzo e la conquistò.
- Gesù aspettò il momento giusto per convertire il buon ladrone e portarlo in paradiso.
- Cerca di dire sempre SI’ all’Eterno Padre, che sia un SI’ sincero, totale, assoluto, senza ripensamenti.
- Cerca sempre di consolare il tuo Signore, vivi sempre il tuo SI’, sii felice di soffrire per il Signore e senza presunzione cerca di accettare le croci, di non subirle e cerca di chiedere di soffrire sempre più per il tuo Gesù.
- Come figli diamo gloria al Padre e il Padre dia gloria al figlio, la Gloria di Dio si manifesta nell’esultanza di figli che rinascono a vita nuova.
- Ricordati sempre che non dobbiamo andare in Cielo da soli, ma dovranno essere molte le anime che il Signore ha permesso per mezzo nostro di convertire e portare a Sé.
- Sii sempre contenta di soffrire per Gesù. Ti chiedo di soffrire per amor Suo per il bene delle anime.
- Che gioia sapere che l’Eterno Padre ci ha scelti come strumenti per le sue opere, non finiremo mai di adoralo e ringraziarlo.
- Non si finisce mai di imparare.
- Com’è bello sant’Alfonso quando dice: “l’albero cade dalla parte che pende”. Noi dobbiamo sempre pendere dalla parte giusta. Prima di tutto con la retta intenzione e cercando di lodare sempre Iddio, di adorarlo soprattutto e di ringraziarlo e poi di chiedergli perdono. Mi piace tanto al momento dell’adorazione eucaristica quando canto o faccio cantare: parce populo, parce populo tuo…… perdona al tuo popolo, perché non ti adiri in eterno contro di esso. Cosa vuol dire questo? Si chiede perdono per noi stessi e per le nostre colpe, ma dobbiamo pregare sempre a corpo mistico. Se è vero che Dio, come sta scritto, è il Signore e Padre di tutti gli uomini e tutti siamo suoi figli, bisogna pregare per questo popolo, non soltanto per noi e chiedere perdono per questo popolo, non soltanto per noi.
- Cerca di essere sempre disponibile, come sono anch’io, al grande Pittore che è Dio.
- Essere scelti dal Signore, com’è bello, ragazzi! L’uomo è sempre scelto per questo, chi in una maniera chi in un’altra, tutti abbiamo un dono, un carisma, altri hanno i loro carismi; se è vero che dobbiamo amare i francescani, i domenicani, i carmelitani, i certosini, i trappisti e passionisti e così via, non tutti hanno la stessa strada, sono come tanti raggi che escono dallo stesso Sole, che è Dio.
- Bisogna essere samaritani per tutti, specialmente per quelli che soffrono.
- Siamo liberi, ma diciamo sempre SI’ a Dio, sempre.. sempre; piuttosto morire che dire no a Dio.
- Siamo creature e dobbiamo vivere senza presunzione assoluta di nulla, però siamo graditi a Dio, se riconosciamo di essere stati scelti da Lui: non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi.
- La Tenerezza di Dio Padre, la Sua dolcezza che si china su di noi, ci prende in collo come suoi teneri bambini che hanno ancora bisogno di succhiare il latte. Come deve essere bello Gesù!
- Non recalcitriamo tanto se il peso della croce è insopportabile, con l’aiuto di Dio “ci si fa sempre”.
- Siamo immersi in Dio completamente, da tutte le parti.
- Chi cerca trova: Il Signore Iddio non fa mai nascondino, basta cercarlo ed Egli si fa sempre trovare.
- Non dobbiamo mai essere annunciatori di sventure.
- E’ molto bello seguire Gesù che ci attira a Sé, qualche volta con le caramelle, molte volte, invece, attraverso l’aridità dello spirito: è lì che si dimostra la nostra fedeltà a Dio.
- Stai tranquilla perché il nemico non prevarrà.
- Aspettiamo aspettando.
- Preghiamo per i sacerdoti defunti, ma preghiamo anche per quelli che sono vivi, perché tutti si salvino.
- Fatti coraggio e non ti preoccupare più di tanto.
- Dimentichiamo il passato, il futuro è nelle mani di Dio, non rimandiamo mai le cose a domani, ma facciamole subito, senza essere frettolosi, ma pensando in maniera anche ragionevole, non rischiando mai l’avventura.
- Intanto viviamo serenamente in questa valle di lacrime, lacrime di gioia, di speranza, vivendo sempre con tanta fede.
- Cerchiamo sempre di pentirci delle colpe fatte, ma non ci torturiamo mai: non abbiamo mai dubbi sulla misericordia infinita di Dio.
- Non dubitare mai di Dio. Metticela tutta.
- Al risveglio, alla mattina, ringrazia il Signore che ti ha fatto svegliare e hai un nuovo giorno per cantare le sue lodi, per adorarlo, per ringraziarlo, per chiedergli perdono, per chiedergli aiuto.
- Cerca di sorridere più che puoi. Non è necessario spalancare la bocca per sorridere ma accennare un sorriso sulle labbra sempre sì.
- Cerca, questo lo dico anche a me stesso, di sopportare le persone moleste (pensa che anche noi possiamo essere molesti per gli altri) senza che gli altri se ne possano accorgere.
- Bisogna avere un cuore ecumenico.
- Abbandoniamoci sempre con lo slancio del nostro cuore nelle mani dell’Eterno Padre.
(Pensieri di Don Mario Boretti, prete esorcista amico di Padre Pio e guida spirituale dei pfdL.)
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ovvero
IL PRETE DELL’ATTESA
Ricordi di un sacerdote esorcista non più giovane