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Ven. Lug 4th, 2025

“Saluto e onoro il Dio che abita in te”_padre Ermes Ronchi_

Saluto e onoro il Dio che abita in te

Ho tanto amato, fin dalla prima volta, un saluto tipico degli indù.

Si inchinano, a mani giunte, davanti all’ospite, e lo salutano così:

saluto il Dio che è in te.

Non solo saluto te, ma saluto il Dio che abita, che dimora in te.

Fratello, sorella, davanti a te,

casa santa di Dio, io mi inchino;

davanti a te, tempio del Signore,

m’inchino e dico:

saluto e onoro il Dio che abita in te.

Signore liberaci dalla tentazione di cercarti soltanto nel cielo o nelle chiese.

Donaci di vederti presente in ogni essere come il grano che attende la germinazione nel sole.

Dio, che conosci cosa c’è di nubi oscure nel cuore dell’uomo, tu che conosci però anche tesori e cherubini e colombe e un cuore di bambino in me, e l’amore di ieri e di domani, ora sei qui, come nel tuo tempio, sei qui: non è una grande casa quella che ti offro, in me non troverai spazi luminosi né troppo puliti forse vivrai tempi duri con me, però ti assicuro:

voglio salvare uno spazio per te

voglio difendere un luogo per te,

un angolo per noi due,

vieni a vivere con me,

perché il mio cuore è a casa solo accanto al tuo.

Amen

padre Ermes Ronchi

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