Il passato come rifugio?
Anni fa c’era un padre carmelitano, (*) Wilfrid Stinissen che mi fu di aiuto in momenti di destabilizzazione (nel mezzo del cammin di nostra vita…). Anche se le cose che leggevo erano quasi illusorie, pur sempre scritte nel tempo, in questa realtà molto più complessa di quel che appare dagli scritti degli autori. Per noi è come ragionare quando si ha qualche linea di febbre.
Padre Wilfrid Stinissen, nel suo libro Il presente è il tempo di Dio, insiste molto sull’importanza di vivere pienamente il presente, poiché è l’unico tempo in cui possiamo incontrare Dio. Egli mette in guardia dal lasciarsi intrappolare dal passato, che può diventare un’illusione se lo trattiamo come un rifugio assoluto.
Il passato come rifugio: illusione o realtà?
Secondo Stinissen, il passato può essere utile solo se lo accogliamo nella giusta prospettiva:
- Gratitudine e riconoscenza – Se guardiamo al passato per riconoscere la presenza di Dio nelle nostre vite, allora esso diventa un punto di riferimento positivo, che ci permette di rafforzare la fiducia in Lui. Non si tratta di rimanere attaccati alla nostalgia, ma di scorgere il filo della Provvidenza.
- Libertà dal rimpianto – Uno dei pericoli del passato è rimanere prigionieri di ciò che abbiamo fatto o subito. Stinissen sottolinea che Dio è capace di redimere tutto, anche gli errori e le ferite. Restare bloccati nel rimpianto ci impedisce di accogliere la grazia dell’oggi.
- Il presente è il tempo della salvezza – L’Autore insiste sul fatto che il passato e il futuro sono fuori dalla nostra portata: il passato è irrimediabile, il futuro è ignoto. Solo il presente è il tempo in cui possiamo agire, convertirci, amare. Rifugiarsi nel passato, quindi, significa sottrarsi alla vita vera, che accade adesso.
Un rifugio reale?
Se il passato è visto come un tesoro da cui attingere saggezza e gratitudine, allora può avere un valore reale. Ma se lo trasformiamo in un rifugio per fuggire dal presente, diventa un’illusione che ci allontana dalla realtà. Stinissen ci invita a riconoscere che Dio opera solo nel presente: anche le guarigioni dal passato avvengono nell’oggi, quando scegliamo di affidarci a Lui.
Il passato può essere un rifugio, ma solo nella misura in cui ci aiuta a vivere meglio il presente. Se invece diventa una fuga dalla realtà, rischia di renderci schiavi.
(*) Wilfrid Stinissen (Anversa, 10 gennaio 1927 – Svalöv, 30 novembre 2013) è stato un presbitero, teologo e scrittore belga-olandese[1], appartenuto all’Ordine dei carmelitani scalzi.
Dal 1967 visse in Svezia, dove fondò con alcuni confratelli un monastero. È autore di una ventina di libri a carattere spirituale, molti dei quali tradotti in circa venti lingue.