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Ven. Lug 4th, 2025

Beata Vergine Maria Regina

La Chiesa festeggia la Beata Vergine Maria con il titolo di Regina

“Non temete, io sono la Regina della Pace“

Ave, Regina caelorum – Ave Regina dei cieli

Ave, Domina Angelorum: – Ave Regina degli angeli

Salve, radix, salve, porta – Porta e Radice di Salvezza

Ex qua mundo lux est orta: – Rechi nel mondo la luce

Gaude, Virgo gloriosa – Godi Vergine Gloriosa

Super omnes speciosa – Bella fra tutte le donne

Vale, o valde decora – Salve, O tutta Santa

Et pro nobis Christum exora. – Prega per noi Cristo Signore

 

Beata sei Tu, Vergine Maria,

perché hai creduto al compimento

delle parole del Signore.

La celebrazione di Maria Regina fu istituita da Pio XII nel 1955 al termine dell’anno mariano, centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione.

La Lumen e Gentium presenta in questi termini

il rapporto Assunzione- Regalità di Maria:

“L’Immacolata Vergine… finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo, e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al suo Figlio, Signore dei dominanti, e vincitore del peccato e della morte”.

La Marialis Cultus scrive:

“La solennità dell’Assunzione ha un prolungamento festoso nella celebrazione della Beata Maria Vergine Regina, che ricorre otto giorni dopo, nella quale si contempla Colei che, assisa accanto al Re dei secoli, splende come Regina e intercede come Madre”.

Maria è Regina sotto il profilo della sua esaltazione celeste

Regina dei cieli e madre di misericordia

Maria è Regina perché Madre e Serva fedele del Signore e, come tale, da Dio fatta degna della sublime esaltazione. La Chiesa vuole mettere in rilievo la sua convinzione che Maria è stata glorificata ed esaltata in maniera unica nei confronti di tutti i santi. Come Cristo ha conquistato il titolo regale sulla croce, spargendo il proprio sangue, così Maria è Regina perché associata alla Sua sofferenza. Come ogni altro titolo mariano, così anche la Regalità è posta in relazione con la divina maternità.

La Chiesa di insegna che la dignità regale è prerogativa di tutti i battezzati. Quello che Cristo dà a tutti i battezzati, in modo eminente lo ha partecipato a sua Madre. A Lei perciò ci rivolgiamo in molte maniere, invocandola Regina. Ella è divenuta tale perché umile serva del Signore. La nostra invocazione che fa forza sulla sua regalità, vuole mettere in rilievo anche le sue possibilità senza misura in ordine alla mediazione universale e materna.

Una Regina, Maria, vicinissima sempre ai suoi figli.

PREGHIERA alla B.V. MARIA REGINA

O Madre del mio Dio e mia Signora Maria,

mi presento a Te che sei la Regina del Cielo e della terra

come un povero piagato davanti ad una potente Regina.

Dall’alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare,

Ti prego, di volgere gli occhi su di me, povero peccatore.

Dio Ti ha fatta così ricca per aiutare i poveri

e Ti ha costituita Madre di Misericordia

affinché Tu possa confortare i miserabili.

Guardami dunque e compatiscimi.

Guardami e non mi lasciare se non dopo avermi trasformato

da peccatore in Santo.

Mi rendo conto di non meritare niente, anzi, per la mia ingratitudine dovrei essere privato di tutte le grazie che per tuo mezzo ho ricevuto dal Signore; ma Tu che sei la Regina di Misericordia non cerchi i meriti, bensì le miserie per soccorrere i bisognosi. Chi è più povero e bisognoso di me?

O Vergine sublime, so che Tu, oltre ad essere la Regina dell’universo, sei anche la mia Regina. Voglio dedicarmi completamente ed in modo particolare al tuo servizio, affinché Tu possa disporre di me come Ti piace. Perciò Ti dico con San Bonaventura: “O Signora, mi voglio affidare al tuo potere discreto, perché Tu mi sostenga e governi totalmente.

Non mi abbandonare”. Guidami Tu, Regina mia, e non lasciarmi solo. Comandami, utilizzami a Tuo piacere, castigami quando non Ti ubbidisco, poiché i castighi che mi verranno dalle Tue mani mi saranno salutari.

Ritengo più importante essere tuo servo piuttosto che signore di tutta la terra. “Io sono tuo: salvami”. O Maria, accoglimi come tuo e pensa a salvarmi. Non voglio più essere mio, mi dono a Te.

Se nel passato Ti ho servito male ed ho perduto tante belle occasioni per onorarti, in avvenire voglio unirmi ai tuoi servi più innamorati e fedeli.

No, non voglio che da oggi in poi qualcuno mi superi nell’onorarti e nell’amarti, mia amabilissima Regina. Prometto e spero di perseverare così, con il tuo aiuto. Amen.

(Sant’Alfonso Maria de Liguori, “Le glorie di Maria”)

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