Il senso delle cose

Il senso delle cose

 

 Vangelo (Mt 10,26-33)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

 

Il sacerdote chiese: “Come potete andare d’accordo con tutti? – poi rispose – Non potete! Senza lo Spirito Santo non potete!”

Lo Spirito Santo… a dirlo oggi è pensare a qualche tipo di energia che permea l’universo intero e permette agli artisti e agli intellettuali, quelli che vogliono ergersi al di sopra di una vita senza senso, dandogli una parvenza di senso temporaneo.

Quindi le parole del sacerdote risuonano nelle menti di coloro che sono meno giovani e sanno accettare l’idea di dover rendere grazie a qualcuno.

Il Cristianesimo ed il suo potenziale rivoluzionario nelle menti e nel cuore, quel potenziale che molte filosofie hanno saccheggiato e fatto loro, fingendo di ignorarne l’origine.

C’è un bel parlare sulle cose di Dio, un metterle sul banco come fossero un codice di comportamento che il proprietario esige venga rispettato. Cosa viene predicato del Vangelo? I più ortodossi pensano di un ritorno al medioevo ed anche qui emerge la politica retributiva e della rinuncia a tutto per un posto a venire.

Sembrerebbe, al primo approccio sulla verità delle cose, che la questione sia se esista o meno Dio, nel credere in Lui. Questo anche se un passo necessario, non è il punto focale della situazione.

Quando un uomo sta bene fisicamente ma soprattutto psicologicamente, allora è capace di occuparsi della sorte della storia umana. E quando sta bene, come successo anche a me, è fiducioso nei mezzi umani, nella scienza buona, quella che cerca il progresso umano, quella che vuole dominare il tempo e sconfiggere le malattie e la morte.

Finché si pensa che il tempo è qualcosa di relativo, in cui si potrebbe muovere attraverso di esso come in un fluido ancora sconosciuto ma di fattibile penetrabilità, allora si ha la forza di non dar troppo peso alle vicissitudini attuali, non si è sopraffatti dal senso di impotenza, non c’è il rischio di perdere il controllo.

Noi ricostruiamo l’habitat di specie animali e vegetali che ormai non esistono più o sono in via di estinzione e diciamo che vogliamo lasciare un mondo migliore ai posteri. Questo è nobile ma non è la risposta, è come occuparsi di cose intermedie, lavorando nel bel mezzo della caducità.

Quando ci rendiamo conto che il controllo non è nostro, che non possiamo dominare ciò che ci circonda, materia di cui noi stessi siamo fatti, allora si cerca una risposta oltre questo scenario che non è una risposta definitiva ma invece molto precaria. Allora ci si pongono le domande che forse da bambini ci ponevamo e che vanno prima o poi vagliate.

Cos’è il peccato e come porsi nei confronti di Dio affinché la nostra non sia una scelta legalistica, un comportamento farisaico?

Come tenere viva la speranza in ogni tempo, affinché sia viva e vera?

Sono alcune delle domande che affioreranno nel corso di questo viaggio dentro la verità delle cose. Viene un tempo e spesso è stato per giungere, ogni volta che l’anima trasaliva, spaesata in un mondo dipinto in modi svariati ma sempre distanti da una luce che rinfranchi il cuore.

M’ero ritrovato un tempo, sul fondo di un pozzo, da cui vedevo il cielo, le nuvole passare sempre simili ma sempre diverse. Ed io chiamavo in qualche modo ‘amore’, quel sentimento di solitudine che voleva acquietarsi dentro due braccia sicure.

Bisogna porre in evidenza come la situazione di lotta sulla terra, in talune proposte vista come una guerra, non sia una vera guerra, dove chi la vive sa bene come stanno le cose, dove tutto alla fine è sotto gli occhi di tutti, la risultante almeno, gli obiettivi veri.

Spesso noi confondiamo le nostre paure con la serietà, avendo paura pensiamo di esser seri verso quanto della vita è la nostra ultima ragione.

Ho fatto una ricerca su Dio, sulle ragioni dell’esistenza ed ho trovato queste risposte:

 

Secondo la Bibbia, Dio è l’origine di tutte le cose. La Bibbia insegna che Dio ha creato l’universo e tutto ciò che contiene. Dio è il creatore dell’universo e di tutte le cose. Secondo la Bibbia, Dio è un essere spirituale che è infinitamente potente, saggio e buono. La Bibbia insegna che Dio ha creato l’uomo per adorarlo e per fare la sua volontà. Inoltre, la Bibbia insegna che Dio è un Dio d’amore e che vuole che gli uomini vivano in modo giusto e felice. La Bibbia insegna anche che Dio ha inviato suo figlio Gesù Cristo sulla terra per insegnare agli uomini come vivere secondo la sua volontà e per morire per i loro peccati.

Quando gli uomini fanno la volontà di Dio, si avvicinano a lui e si avvicinano alla vita eterna. Inoltre, la Bibbia insegna che la volontà di Dio è buona e perfetta e che quando gli uomini fanno la sua volontà, sono benedetti da lui.

Vivere seguendo l’esempio di Gesù significa seguire i suoi insegnamenti e i suoi comandamenti. Secondo la Bibbia, Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a vivere in modo umile e amorevole, ad amare il prossimo come se stessi e ad essere generosi con gli altri. Inoltre, Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a pregare e ad avere fede in Dio. Seguire l’esempio di Gesù significa anche cercare di essere come lui, di essere gentili e compassionevoli con gli altri e di cercare di fare del bene nel mondo.

 

Sono cose scritte, dette, qui e là, anche in modo organico, però ai miei occhi è come se le risposte vengano poste senza aver presente del tipo di domanda che viene fatto e delle esigenze meno intellettuali da cui nascono queste domande.

Mi tornano alla mente le parole di quel vicino che disse che i sacerdoti gli rispondevano sempre, quando chiedeva spiegazioni sul senso delle cose, alla fine delle cose di Dio, che ‘bisogna avere fede’. Poi non si sa bene se questa fede dipenda più da noi, da Dio o da entrambi e in quale misura. Personalmente penso che ci vuole da parte nostra un atteggiamento di apertura affinché cresca quella relazione a cui Dio ha dato inizio, anche a nostra insaputa.

Le cose stanno così ed è cosa saggia da parte dell’uomo tenerne conto, almeno quando è distante dai condizionamenti tanto potenti di coloro che ci stanno attorno e che recitano anch’essi la parte di quanti pensano di sapere cosa fanno e che innanzitutto per vanagloria, sono loro malgrado quell’esempio controproducente ed inaspettato che sempre o spesso fa breccia nel cuore altrui.

Questa è la Luce, questo è il sale del mondo, quel senso delle cose che genera vita affinchè rimanga sempre e per sempre.

Amen

 

Remo Rosati

27 Giungo 2023

 

 

L’autore Remo Rosati rivendica i diritti sui testi riportati nel sito a sua firma

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