I Verbi dell’Esistenza

        

I Verbi dell’Esistenza

 

L’Eucarestia

 

I quattro verbi che caratterizzano questo racconto:

 

Prendere ,  Benedire , Dare ,  Mangiare

 


Prendere … la solennità del Corpud Domini è un invito a prendere in mano
la nostra vita, ad osservarla accuratamente, ad entrare nel
profondo della stessa e coglierne tutto il suo valore intrinseco.
Davanti al mistero dell’Eucarestia c’è bisogno di un’analisi
seria e severa della propria esistenza: via l’apparenza per fare
posto alla sostanza. Il verbo dice come l’uomo deve iniziare a
fare delle scelte giuste e mirate … saper dare alla propria vita
degli orientamenti precisi … fondarla su valori che illuminano
le scelte quotidiane e finalizzano l’intera esistenza.

 

La vita va compresa come un dono, non è nostra ma siamo chiamati a
custodirla; e il giudizio finale sarà fondato proprio sul come
abbiamo amato e gestita la vita. Si prende la vita per capire a
cosa serve e qual è la sua finalità. Una presenza maggiore
davanti all’Eucarestia illumina la nostra vita: adorare è andare
in cerca dello sguardo di Gesù che incrociando il nostro penetra
nel cuore, nel profondo dell’anima e conduce ad una
trasformazione totale.

 


Benedire … è un gesto usuale presso gli ebrei come lo è stato
presso di noi fino a qualche tempo fa. È un ringraziamento che
un buon padre di famiglia elevava al Signore prima dei pasti per
dire il suo grazie per ciò che si trovava sulla tavola … e
serviva per il nutrimento umano.

 

Oggi si è perso l’uso di fare ciò …

non si ringrazia niente e nessuno;

non si è capaci di
“Benedire” = “Dire Bene”

 né di Dio né degli altri.

 

Niente è visto più come dono, ma tutto è dovuto, frutto del proprio
lavoro e del proprio impegno, manca l’attitudine alla gratuità.
Non si è capaci di accettare le cose belle della vita, le cose
semplici e preziose, francescanamente parlando.

Anzi, alcune volte di fronte alla realtà dell’esistenza siamo abituati a
vedere gli aspetti negativi e a fare un confronto immediato con
le altre persone … i termini di paragone con gli altri sono
sempre a portata di mano e sono il nostro punto forte in una
forma di auto giudizio: non ci misuriamo con Dio, ma sempre con
gli altri. Il testo del vangelo e la presente solennità ci
spronano a rendere lode al Signore per la sua presenza costante e
amorevole nella nostra vita, per i doni che elargisce, per la
pazienza che usa nei nostri confronti, per la forza che ci offre
nell’affrontare o superare qualche difficoltà … dovremmo essere
in grado di dire a noi stessi quanto è grande e amorevole Dio e
non quanto siamo importanti.

Tutto questo lo si può realizzare stando davanti all’Eucarestia

 e apprezzando la piccolezza di Dio.


Dare … Alcune volte si va in cerca dello “scoop”, della notizia
eclatante, del rumore e di tanti altri fattori per manifestare la
nostra fede e il nostro attaccamento al Signore. L’indicazione
evangelica va su un altro verso: imparare a dare le cose semplici
ed elementari … l’importante che siano l’espressione della
nostra genuinità interiore e della purezza del nostro cuore.
Agli altri bisogna dare le cose che possediamo come valori e ci
rendono felici … dare ciò che abbiamo e ciò che siamo.

La cosa più efficace sarebbe quella di offrire la nostra vita: voi
stessi date loro. Questa espressione è un input a togliere via
tutte quelle forme di offerte devianti che possono attirare
l’attenzione e il giudizio degli altri, e a cominciare ad offrire
la nostra vita … a modificare il nostro modo di fare per il bene
dei fratelli e della comunità a cui si appartiene.

La coerenza della vita con il vangelo è l’offerta più efficace

che possiamo dare agli altri.

 

Auto-educarsi per formare.


Mangiare … dal nostro impegno e dalla nostra auto-educazione
dipende il nutrimento di coloro che ci sono vicini.

 

 È importante sottolineare come non si parla di moltiplicazione,

 ma tutto fa pensare alla collaborazione, alla responsabilità che si avverte
in una determinata situazione.

 

Gli altri possono nutrirsi di Gesù se vedono in noi gli effetti del nutrimento …

della nostra comunione con Lui.

 

 In questo modo noi diventiamo la longa manus,
il braccio o le braccia di cui il Signore si serve per stabilire
un contatto diretto con tutti. L’insegnamento è preciso: solo se
ci si annienta, solo se si riesce a morire a se stessi gli altri
possono arrivare a Gesù Eucarestia.


Quattro verbi che se vissuti e applicati in pienezza

 fanno dell’uomo un autentico cristiano …

vero volto di Cristo.

 

  • La Santa Messa

  • Eucaristia

 pdf prelevabili qui :

 

A cura de L’ Oasi di Engaddi

Per la Vigna del Signore

2011

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Mt. 10,8)

sito web:   L’Oasi di Engaddi 

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