Categoria: il sacro sentiero nel bosco

L’uomo di fronte al dilemma

L’uomo di fronte al dilemma: Dio o la solitudine esistenziale
di Papa Giovanni Paolo II

1. Gli disse Nicodemo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?» (Gv 3,4).
La domanda di Nicodemo a Gesù esprime bene la meraviglia inquieta dell’uomo di fronte al mistero di Dio, un mistero che egli scopre nell’incontro con Cristo. Tutto il dialogo tra Gesù e Nicodemo rivela la straordinaria ricchezza di significato di ogni incontro, anche di quello dell’uomo con l’altro uomo. L’incontro infatti è il fenomeno sorprendente e reale con cui l’uomo esce dalla sua solitudine originaria per affrontare l’esistenza. È la condizione normale attraverso la quale egli è condotto a cogliere il valore della realtà, delle persone e delle cose che la costituiscono, in una parola, della storia. In questo senso è paragonabile ad una nuova nascita.
Nel Vangelo di Giovanni l’incontro di Cristo con Nicodemo ha come contenuto la nascita alla vita definitiva, quella del Regno di Dio. Ma nella vita di ogni uomo non sono forse gli incontri a tessere la trama imprevista e concreta dell’esistenza? Non sono essi alla base della nascita di quella autocoscienza capace di azione, che sola consente un vivere degno del nome di uomo?
Nell’incontro con l’altro, l’uomo scopre di essere persona e di dover riconoscere pari dignità agli altri uomini. Attraverso incontri significativi egli impara a conoscere il valore delle dimensioni costitutive dell’esistere umano, prime fra tutte quelle della religione, della famiglia e del popolo cui appartiene.... Read More | Share it now!

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LA PACE INTERIORE

Catechesi sulla Pace

LA PACE INTERIORE CAMMINO DI SANTITÀ
di Padre Jacques Philippe

da: http://www.reginamundi.info/... Read More | Share it now!

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Io sono la Via

Da: “I Quaderni del 1943”, di Maria Valtorta, ed. CEV


 

19 agosto 1943

   Dice Gesù:    
   «Sempre vedendo con l’occhio mio le parole dell’Amato si comprende che anche la “manna nascosta” è la mia Parola. Manna perché raduna tutta la dolcezza d’amore della Trinità nostra che vi è Padre, Fratello e Sposo dell’anima e vi ama dei tre amori più alti. Nascosta perché è detta nel segreto del cuore ai meritevoli di gustarla.
   Bene Io vorrei poterla far piovere su tutti e nutrire tutti di essa. Ma è detto: “Non date le perle ai porci e le cose sante ai cani”. E molti che pure sono stati lavati nel mio Battesimo e redenti dal mio Sangue sono più abbietti dei porci e più cani dei cani.
   Hai letto come agli antichi ebrei, immeritevoli di possederla, si guastasse la manna nel deserto. Essi demeritavano per la loro mancanza di fede e per la loro sollecitudine umana. Posso Io avere meno rispetto della mia Parola di quanto ne abbia avuto per la manna destinata a nutrire il ventre, mentre la Parola è destinata a nutrire lo spirito?
   Perciò do la manna a coloro che vincono la parte inferiore con tutte le sue tendenze alla non fede, al senso, alle sollecitudini meschine ed egoiste. Do la manna della mia Parola che riempie di dolcezza e di luce lo spirito vostro. Do il “sassolino bianco nel quale è scritto un nome nuovo” ossia nel quale è rivelata una Verità che è taciuta ai non degni. È la Verità che vi apre le porte dell’eterna Vita, che ve ne dà le chiavi e vi mette sulla Via per giungere alla Porta della mia celeste Città.
   Io sono Via, Verità, Vita. Fuori di Me non c’è altra via, verità e vita. Colui che vince tutti gli ostacoli per seguire Me, diverrà colonna del mio tempio e per la Parola che ha custodita e praticata, dopo esser stato salvato nell’ora tremenda della prova dalla tentazione che uccide, avrà posto sul mio stesso trono, insieme al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo.»... Read More | Share it now!

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Le tre tentazioni di Satana, l’illusione del successo e della felicità senza Dio

Papa: Le tre tentazioni di Satana, l’illusione del successo e della felicità senza Dio
 
Asia News, 11 Marzo 2019
 
All’Angelus papa Francesco spiega il vangelo della prima domenica di Quaresima. Le tre tentazioni sono: “l’avidità di possesso, la gloria umana, la strumentalizzazione di Dio”. Gesù non dialoga con satana, ma risponde solo con la Parola di Dio. Il ricordo della beatificazione del seminarista Angelo Cuartas e otto compagni martiri, uccisi “in odio alla fede in un tempo di persecuzione religiosa”. Oggi Francesco e la Curia romana iniziano gli esercizi spirituali.
 
Le tre tentazioni che Satana propone a Gesù, “indicano tre strade” che danno “l’illusione di poter ottenere il successo e la felicità”, ma “senza Dio”. Papa Francesco commenta così il vangelo delle tentazioni proclamato nella messa di oggi (prima domenica di Quaresima, C, Luca 4, 1-13). Alle decine di migliaia di fedeli presenti in piazza san Pietro per l’Angelus, egli ha elencato e spiegato le tre tentazioni. La prima è “La strada dell’avidità di possesso. È sempre questa la logica insidiosa del diavolo. Egli parte dal naturale e legittimo bisogno di nutrirsi, di vivere, di realizzarsi, di essere felici, per spingerci a credere che tutto ciò è possibile senza Dio, anzi, persino contro di Lui”. La seconda è “la strada della gloria umana. Il diavolo dice: «Se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo» (v. 7). Si può perdere ogni dignità personale, ci si lascia corrompere dagli idoli del denaro, del successo e del potere, pur di raggiungere la propria autoaffermazione. E si gusta l’ebbrezza di una gioia vuota che ben presto svanisce. Per questo Gesù risponde: «Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai» (v. 8)”. La terza tentazione è “strumentalizzare Dio a proprio vantaggio. Al diavolo che, citando le Scritture, lo invita a cercare da Dio un miracolo eclatante, Gesù oppone di nuovo la ferma decisione di rimanere umile e fiducioso di fronte al Padre: «È stato detto: ‘Non metterai alla prova il Signore tuo Dio’» (v. 12). Così respinge la tentazione forse più sottile: quella di voler “tirare Dio dalla nostra parte”, chiedendogli grazie che in realtà servono a soddisfare il nostro orgoglio”. “Sono queste – ha concluso – le strade che ci vengono messe davanti, con l’illusione di poter così ottenere il successo e la felicità. Ma, in realtà, esse sono del tutto estranee al modo di agire di Dio; anzi, di fatto ci separano da Lui, perché sono opera di Satana. Gesù, affrontando in prima persona queste prove, vince per tre volte la tentazione per aderire pienamente al progetto del Padre. E ci indica i rimedi: la vita interiore, la fede in Dio, la certezza del suo amore, che Dio è Padre e con questa certezza vinceremo il diavolo… Gesù non dialoga con satana, ma risponde solo con la Parola di Dio… Approfittiamo dunque della Quaresima, come di un tempo privilegiato per purificarci, per sperimentare la consolante presenza di Dio nella nostra vita”. Dopo la preghiera mariana, il pontefice ha ricordato che ieri a Oviedo (Spagna), sono stati proclamati beati i seminaristi Angelo Cuartas e otto compagni martiri, uccisi in odio alla fede nel periodo della guerra civile spagnola, “un tempo di persecuzione religiosa”, I giovani sono stati uccisi fra il 1934 e il 1937. “Questi giovani aspiranti al sacerdozio – ha aggiunto Francesco – hanno amato così tanto il Signore, da seguirlo sulla via della Croce. La loro eroica testimonianza aiuti i seminaristi, i sacerdoti e i vescovi a mantenersi limpidi e generosi, per servire fedelmente il Signore e il popolo santo di Dio”. A conclusione, il papa ha augurato “a tutti che il cammino quaresimale, da poco iniziato, sia ricco di frutti” e ha chiesto “un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di esercizi spirituali”.
 
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Cos’è la fede?

Messaggio del 2 gennaio 2019 (Mirjana)

Cari figli, purtroppo in mezzo a voi, figli miei, c’è tanta lotta, odio, propri interessi ed egoismo. Figli miei, così facilmente dimenticate mio Figlio, le Sue parole ed il Suo amore. La fede si spegne in molte anime ed il cuore è preso dalle cose materiali del mondo. Però il mio cuore materno sa che in mezzo a voi ci sono coloro che credono ed amano, coloro che cercano di avvicinarsi sempre più a mio Figlio, che Lo cercano instancabilmente e, in questo modo, cercano anche me. Questi sono gli umili e i miti i quali, con il dolore e la sofferenza che sopportano nel silenzio, con la loro speranza e soprattutto con la loro fede, sono gli apostoli del mio amore. Figli miei, apostoli del mio amore, vi insegno che mio Figlio non cerca preghiere con troppe parole, ma anche le opere ed i sentimenti, che preghiate, che con le preghiere personali cresciate nella fede e cresciate nell’amore. Amatevi gli uni e gli altri: questo è ciò che Lui chiede, questa è la via per la vita eterna. Figli miei, non dimenticate che mio Figlio ha portato la luce a questo mondo. L’ha portata a coloro che hanno voluto vederla e riceverla. Questi siate voi, perché questa è la luce della verità, della pace e dell’amore. Io vi guido maternamente ad adorare mio Figlio, ad amarLo con me. Che i vostri pensieri, parole ed opere siano rivolte a mio Figlio, che siano in Suo nome: solo allora il mio cuore sarà colmo. Vi ringrazio.... Read More | Share it now!

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